The Economist, 07/03/1998; Paolo Mastrolilli, Avvenire 03/04/1998, 7 marzo 1998
Il rischio Macedonia. Un quarto dei due milioni d’abitanti della Macedonia è d’etnia albanese. Nel caso di scontri in Kosovo, il Paese diverrebbe la principale mèta dei profughi
Il rischio Macedonia. Un quarto dei due milioni d’abitanti della Macedonia è d’etnia albanese. Nel caso di scontri in Kosovo, il Paese diverrebbe la principale mèta dei profughi. L’esercito di liberazione del Kosovo esordì rivendicando le due bombe esplose negli uffici della polizia delle città macedoni di Prilep e Kumanovo; recentemente sono state trovate casse con centinaia di Kalashnikov nella città di Gostivar (il sindaco albanese della città, già condannato a 14 anni di prigione, ha avuto la pena dimezzata dopo violente manifestazioni). Il Partito della Prosperità Democratica, guidato dal kosovaro Arben Dzaferi, chiede la secessione della regione macedone abitata dagli albanesi e raccoglie i voti dei tre quarti degli albanesi macedoni. Il principale partito di opposizione, l’Organizzazione Rivoluzionaria Interna Macedone, chiede l’annessione alla Bulgaria ed ha espulso i membri contrari a tale posizione. La Grecia, che non riconosce la Repubblica Macedone per via dell’omonima regione greca (l’ha costretta ad assumere l’acronimo F.Y.R.O.M. Former Yugoslavian Republic Of Makhedonia) preferirebbe una Macedonia integra piuttosto che divisa tra Albania e Bulgaria. La stessa posizione è condivisa dalla Serbia.