T.D.F., il manifesto 06/03/1998; R.C. la Repubblica 06/03/1998; Vincenzo Tessandori, La Stampa 07/03/1998, 6 marzo 1998
L’Esercito di Liberazione del Kosovo. La sigla U.C.K. (Ushtria Clirimtare e Kosoves ) venne usata la prima volta il 28 novembre 1997 durante il funerale di un albanese ucciso da un serbo nel villaggio di Laushi, vicino Pristina
L’Esercito di Liberazione del Kosovo. La sigla U.C.K. (Ushtria Clirimtare e Kosoves ) venne usata la prima volta il 28 novembre 1997 durante il funerale di un albanese ucciso da un serbo nel villaggio di Laushi, vicino Pristina. Durante la rivolta albanese l’armata dichiarò di essere pronto ad entrare in Albania per sostenere il presidente Berisha; di recente si è scoperto che membri dello Shik , il servizio segreto albanesi fedele al presidente, facevano parte della prima cellula dell’esercito cladestino. La nascita dell’U.C.K. sorprese anche Adem Demaqi (’il Mandela albanese”, al contrario di Rugova sostenitore della lotta armata), che in un primo tempo accusò i servizi segreti serbi. I campi di addestramento dell’U.C.K sono a Prizren, nel Kosovo, in Montenegro, a Labenot (vicino Elbasan), a Surrel (sul monte Dajti a venti chilometri da Tirana), e in Svezia: i guerriglieri sono addestrati da istruttori iraniani, reduci di Serajevo con passaporto bosniaco. I Centri di reclutamento (del ”Movimento politico di liberazione”) sono nel Kosovo (a Pristina) e in Svizzera (a Biel), dove vengono raccolti i fondi offerti dagli emigranti albanesi e quelli prodotti dallo spaccio di droga (in aperto contrasto con la Repubblica di Rugova).