Piero Mei, Il Messaggero 22/01/1999; G.P., Tuttosport 22/01/1999; Corriere della Sera 22/01/1999, 22 gennaio 1999
Risultato positivo al controllo antidoping per anabolizzanti, il trentatreenne velocista americano Dennis Mitchell non è stato squalificato dalla Federazione internazionale di atletica perché l’elevato tasso di testosterone sarebbe stato provocato da cause naturali: la sera prima del controllo antidoping aveva fatto l’amore quattro volte dopo aver bevuto cinque bottiglie di birra
Risultato positivo al controllo antidoping per anabolizzanti, il trentatreenne velocista americano Dennis Mitchell non è stato squalificato dalla Federazione internazionale di atletica perché l’elevato tasso di testosterone sarebbe stato provocato da cause naturali: la sera prima del controllo antidoping aveva fatto l’amore quattro volte dopo aver bevuto cinque bottiglie di birra. La Federazione statunitense: «Certe situazioni particolari, come un’intensa attività sessuale, possono giustificare un elevato tasso di testosterone». A Mitchell, bronzo sui 100 alle Olimpiadi di Barcellona del ’92, è stato accordato il beneficio del dubbio. Qualche anno fa Katrin Krabbe, che prima delle gare era solita appartarsi con il suo compagno, disse che «c’è chi si dopa con le medicine, chi con la birra, io con il sesso». La velocista tedesca fu poi squalificata.