The Economist 06/06/1998; http: //uwa.moles.org; The Guardian 20/09/1997 http://www. starhawk.com/uwa, 6 giugno 1998
La Colombia produce 750 mila barili di petrolio al giorno (è il quarto produttore petrolifero dell’America Latina con tassi di crescita del 30 per cento annuo), gli Stati Uniti ne acquistano il 65 per cento (circa 215 mila barili al giorno)
La Colombia produce 750 mila barili di petrolio al giorno (è il quarto produttore petrolifero dell’America Latina con tassi di crescita del 30 per cento annuo), gli Stati Uniti ne acquistano il 65 per cento (circa 215 mila barili al giorno). Il principale oleodotto del paese va dai giacimenti di Caño Limon, nel nord est del paese, al terminale petrolifero di Coveñas, sul Mar Caraibico. I guerriglieri dell’Eln (Ejército de Liberación Nacional) lo fanno saltare in aria più volte al mese: nei suoi 11 anni di vita la linea è stata attaccata 508 volte. La resa dei campi petroliferi colombiani ne risulta gravemente ridotta o, come accadde lo scorso anno, interrotta. Un milione e 700 mila barili di petrolio sono stati così versati nell’ambiente (il disastro dell’Exxon Valdez ne versò 36 mila). Per proteggere i propri impianti la Oxy e la Shell pagano all’esercito colombianouna ”tassa di guerra” di 1 dollaro per barile (circa 200 mila dollari al giorno).