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 2002  gennaio 28 Lunedì calendario

«E´ un decennio spesso deplorato, quello dei Cinquanta. Si apre con l´Anno Santo, trionfalmente, anche se Benedetto Croce non vuol ricevere padre Lombardi detto "il microfono di Dio", privandolo così della conversione più ambìta; e si chiude con il governo di destra di Tambroni, sostenuto dai neofascisti

«E´ un decennio spesso deplorato, quello dei Cinquanta. Si apre con l´Anno Santo, trionfalmente, anche se Benedetto Croce non vuol ricevere padre Lombardi detto "il microfono di Dio", privandolo così della conversione più ambìta; e si chiude con il governo di destra di Tambroni, sostenuto dai neofascisti. Sui rotocalchi, impazza la dolce vita mondana: signore e signori gettati tutti vestiti nella piscina della "Canzone del mare" a Capri, aristocrazia impegnata in spettacoli di beneficienza intitolati "Tevere blu", "Bric à brac" oppure "Voila, ricevimenti a base di vin santo promossi da Flora Volpini a favore delle suore di clausura", "canasteidi", notti della Croce Rossa alla milanese Società del Giardino, ballo Besteguy al Palazzo Labia di Venezia, prima alla Scala (nel palco reale, Brusasca, Gonella e Gasparotto), crociere dei re; raspa, samba, spirù e cha-cha-cha; fasti di Casa Savoia, feste di Casa Bellonci. Le donne hanno sottane lunghe e larghe, vita strizzata, gran petto, tacchi a spillo, spalle nude. Ma: "E´ uno schifo, è cosa indegna, è vomitevole, se veste così lei è una donna disonesta, le ordino di rimettersi il bolero", strepita al ristorante Oscar Luigi Scalfaro davanti alle spalle nude di Edith Mingoni Toussan, che diventerà poi federalessa romana del Movimento sociale italiano. La "dama bianca" Giulia Locatelli, colpevole di adulterio con Fausto Coppi, viene condannata alla residenza coatta in provincia di Ancona. Sulle spiagge, ansimanti poliziotti misurano col centimetro i costumi da bagno femminili e multano le svergognate in due pezzi. Dal pulpito, monsignor Fiordelli vescovo di Prato insolentisce i coniugi Bellandi, "pubblici concubini" perché sposati civilmente. "La Mandragola" di Machiavelli viene vietata a Firenze. Sulla morale non si transige. Il bandito Giuliano muore "crivellato dai colpi durante un conflitto a fuoco con le forze dell´ordine": in realtà ucciso nel sonno dal cugino Gaspare Pisciotta, che provvidenzialmente morirà avvelenato nel carcere palermitano dell´Ucciardone» (Lietta Tornabuoni).