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 2002  marzo 11 Lunedì calendario

Caracciolo Andrea

• Milano 18 settembre 1981. Calciatore. Dal 2011/2012 al Genoa. Ha giocato in A anche con Perugia, Palermo, Sampdoria, Brescia • «Il padre, impiegato comunale originario di Reggio Calabria, è stato centrocampista in varie squadre lombarde; il fratello Vincenzo, che gestisce un bar, ha indossato con alterne fortune la maglia del Varese; ma il vero fenomeno di casa [...] era lo zio Fortunato, premiato anni fa come miglior giocatore del torneo di Viareggio. Poteva sfondare, zio Fortunato, ha preso altre strade. E ogni tanto si raccomanda al nipote: non fare come me, resta concentrato, e soprattutto non pensare alle donne. Lui, il ragazzone di 194 centimetri nato a Milano e cresciuto a Cesano Boscone, tifoso rossonero, frequentatore della curva Sud di San Siro, qualcosa dallo zio l’ha preso: viso da bambino, ha l’innata facilità ad andare in gol. [...] Per cinque anni ha vestito la maglia dei ragazzi del Milan. Difensore. A cambiargli il ruolo, e la carriera, ci ha pensato Paolo Sollier, il centravanti filosofo del Perugia degli anni Settanta, portato dalle strade del pallone a diventare allenatore del San Colombano, campionato Interregionale. “Secondo me tu sei meglio come attaccante”, gli disse. Detto e fatto. Caracciolo è maturato, si è ritagliato uno spazio nel Como prima e nella Pro Vercelli poi. Quindi l’arrivo a Brescia» (Giancarla Ghisi, “Corriere della Sera” 5/3/2002). «Forte di testa, è un ragazzone dal fisico possente e soprattutto ha uno spiccato fiuto del gol. [...] l’Airone, questo il soprannome che ricorda ad ogni gol realizzato festeggiando con le braccia spiegate nell’atto di spiccare il volo [...] è la classica prima punta capace di dare profondità al gioco, fa salire la squadra e segna con continuità [...] un’agilità davvero sorprendente per un giocatore della sua stazza (194 cm per 80 chili).[...]» (Filippo Di Chiara, “La Gazzetta dello Sport” 9/10/2004).