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 2002  marzo 11 Lunedì calendario

CORDERO

CORDERO Franco Cuneo 1928. Giurista • «Insigne giurista e insolito scrittore» (Antonio Gnoli) • «Elementari e liceo a Cuneo dove sono nato. L’università invece l’ho fatta a Torino. Ricordo che al liceo avevo deciso che sarei diventato medico. Poi fui traviato da un tale di qualche anno più grande di me che mi prospettò un avvenire radioso nel mondo della giurisprudenza. Mi laureai in diritto romano con Grosso, il quale mi offrì di restare all’università. Rifiutai, salvo poi pentirmene […] Decisi di fare l’avvocato a Milano. Avevo 26 anni e la sensazione di aver seppellito ogni velleità di tipo scientifico […] Nel 1959 vinsi la cattedra messa a concorso dall’università di Urbino […] Provai a tornare all’università di Torino. Generosamente Grosso fece di tutto perché potessi riuscire nell’impresa. E infatti nel 1974 approdai nuovamente a Torino. La cosa che non potevo immaginare era che due anni dopo mi avrebbero chiamato a insegnare all’università di Roma […] Quando ero ragazzo ero un gran frequentatore di sale da biliardo. I caffè sono luoghi nei quali ho perso molto tempo. Ebbene ricordo certi individui fuori dal comune che discutevano dei classici argomenti da caffè: il ciclismo, il calcio, la boxe. Ma lo facevano con una finezza critica sorprendente. La Cuneo di quegli anni era una città intellettualmente viva […] Ricordo il tour del 1948. Coppi cadde. Era sfortunatissimo: un campione dalle ossa fragili. Il giro di Francia era appena iniziato e io davo a Torino l’esame di filosofia del diritto con Norberto Bobbio, appena succeduto alla cattedra di Gioele Solari. Ora che ci penso mi affiora un particolare. Ero lì che aspettavo il mio turno e ricordo di aver sentito Bobbio, nel corso dell’esame, che diceva che una certa cosa era tanto probabile quanto che Bartali vincesse il Tour de France. A parte che Bartali aveva vinto la prima tappa, ma io mi chiedevo: come fa a dare per scontato che Bartali non vinca. Non sa Bobbio che ci sono le tappe alpine e pirenaiche? Poi arrivò il mio turno d’esame. Presi Trenta e Lode. Bartali vinse il Tour recuperando il grande distacco su Bobet» (’la Repubblica”, 20/2/2002).