Natalia Aspesi, "la Repubblica", 20/3/2002, pagina 42., 20 marzo 2002
La scrittrice Iris Murdoch si divideva le attenzioni di Elias Canetti con la moglie, una femminista senza un braccio
La scrittrice Iris Murdoch si divideva le attenzioni di Elias Canetti con la moglie, una femminista senza un braccio. Scriveva: «Mi tiene selvaggiamente tra le sue ginocchia, mi afferra i capelli e spinge la mia testa all’indietro. Il suo potere. Mi soggioga completamente. Solo un ascendente così completo, intellettuale & spirituale, può conquistarmi». Alla fine sposò John Bayley, sei anni più giovane di lei, timido, balbettante, povero. Lui scoprì con il tempo i tanti amori di Iris: «Figure ignote si levarono di fronte a me come la processione di re nel Macbeth e passando parevano guardarmi con solenne curiosità. Vi era il tal dei tali con cui era stata a letto per la prima volta e il tal dei tali e il tal dei tali che avevano desiderato sposarla. Sembravano un’infinità, queste persone fortunate, e con mio grande stupore avevo appena saputo che alcuni individui che io consideravo normalissimi, miei conoscenti e persino miei colleghi, in un momento o nell’altro del passato erano stati i destinatari della gentilezza di Iris. L’avevano desiderata e non erano stati respinti». Dopo la morte della moglie, accudita con amore fino alla fine, Bayley scrisse un libro ("Widover’s house", la casa del vedovo) in cui raccontava di due signore che avevano cominciato a corteggiarlo con assiduità. Le foto più recenti lo ritraggono insieme a Audi Villers nel giorno del loro matrimonio (giugno 2000), lei «vestita di bianco come una sposina».