Roberto Antonini, Macchina del Tempo Anno 3 n. 2/3 febbraio/marzo 2002, pag. 72-96, 21 marzo 2002
1852. Wilhelm Freiherr von Engerth, un ingegnere austriaco, deposita un brevetto per una locomotiva inedita: Sposta il primo asse del tender sotto la parte posteriore della locomotiva trasformando così il telaio del tender in un carrello posteriore per quest’ultima
1852. Wilhelm Freiherr von Engerth, un ingegnere austriaco, deposita un brevetto per una locomotiva inedita: Sposta il primo asse del tender sotto la parte posteriore della locomotiva trasformando così il telaio del tender in un carrello posteriore per quest’ultima. Il vantaggio è che la locomotiva ha una lunghezza limitata e quindi entra meglio nelle curve e, poiché si appoggia sul tender, dà a quest’ultimo una maggiore aderenza per le ruote motrici. La Engerth (il ”mostro nero del Semmering”) può trainare un carico di 200 tonnellate su una rampa del 5% a 45 Km/h e 300 tonnellate in pianura alla stessa velocità. Diventa la locomotiva più famosa d’Europa per i treni merci ed è richiesta da tutti i paesi, che annullano gli ordini di altri modelli. La Svizzera ne mette in circolazione ben 110 sulla propria rete; la Francia la utilizza con successo per i treni che trasportano il pesce fresco da Boulogne a Parigi, anche se è una macchina molto potente e adatta alle linee di alta montagna.