Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 21 Giovedì calendario

Il 20 maggio 1999, a Roma, le Br uccisero Massimo D’Antona, consulente dell’allora ministro del Lavoro Antonio Bassolino

Il 20 maggio 1999, a Roma, le Br uccisero Massimo D’Antona, consulente dell’allora ministro del Lavoro Antonio Bassolino. Il pm romano Franco Ionta, del pool antiterrorismo: «Malgrado il silenzio di questi tre anni l’organizzazione non ha certo dato segnali di ritirata. Nei loro documenti avevano sempre indicato il doppio binario di intervento: interno e internazionale. Dopo D’Antona ci aspettavamo che agissero approfittando dell’intervento militare della Nato in Kosovo, ma la guerra è durata troppo poco. Poi è arrivato l’11 settembre, ma accodarsi a Bin laden sarebbe stato troppo azzardato. Così sono tornati ad obiettivi interni».