Varie, 10 ottobre 2002
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GAZZONI FRASCARA Giuseppe Torino 15 ottobre 1935. Imprenditore • «[...] è uno degli industriali e degli uomini di finanza più noti in Italia [
GAZZONI FRASCARA Giuseppe Torino 15 ottobre 1935. Imprenditore • «[...] è uno degli industriali e degli uomini di finanza più noti in Italia [...] cavaliere del lavoro [...] un tempo patron della ”Gazzoni 1907 spa” (Idrolitina, Dietor, Pasticche Re Sole) azienda ceduta a metà degli anni ’90 alla svizzera Sandoz in cambio di 200 miliardi di lire. Per diversi anni presidente degli industriali di Bologna, Gazzoni è da sempre al centro di una fitta rete di relazioni che l’hanno portato ad essere, tra l’altro, azionista e consigliere di amministrazione di Generali, Pirelli, Camfin, Falck e Banco di Roma. E ancora: presidente di Nomisma, delle Officine Rizzoli di Bologna, proprietario ed azionista del Bologna calcio sino a 2005. Ed in seguito grande accusatore di ”Calciopoli”. Amico di Cesare Romiti, socio di Marco Tronchetti Provera e di Piero Gnudi, [...] suo commercialista di fiducia [...]» (Paolo Baroni, ”La Stampa” 25/1/2009) • «[...] A Giuseppe Gazzoni Frascara il calcio ha tolto soldi, divertimento, felicità [...]non ha più il Bologna, non ha più un impero economico, non ha più l’adrenalina che il pallone gli regalava ogni maledetta domenica [...] lui è una vittima di Calciopoli, anzi è la prima vittima. Era il 2005, lui era presidente della squadra emiliana. Retrocesse. L’anno dopo ci fu lo scandalo: quel campionato finito col Bologna in serie B fu annullato. E Gazzoni Frascara fregato. Vittima del sistema, dice lui, con un sospiro. E di Luciano Moggi? Sì, anche di lui, ma incredibilmente meno ”colpevole” degli altri [...] ”[...] Fino al 2000 le cose sono andate bene. Tutto è cambiato dopo. [...] Con i diritti televisivi individuali. Prima la Lega prendeva i soldi per tutto il campionato e poi li distribuiva alle squadre in proporzione ai risultati, alla storia e al bacino di utenza. Dopo, invece, ogni club trattava da solo. lì che le grandi società hanno cominciato a essere padrone di tutto. E di tutti [...] Con quella gestione dei diritti tv è nata Calciopoli [...] Per i club di vertice era fondamentale andare in Champions league per avere più soldi e per chiedere altri contratti milionari alle televisioni. Così per loro era vitale vincere e quindi hanno trovato il modo di farlo. Le piccole dovevano essere solo delle avversarie da battere [...]”» (Giuseppe De Bellis, ”Panorama” 13/5/2010) • Protagonista di una lunga querelle giudiziaria con l’ex compagna (fino al 2005) Katherine Price Mondadori, che l’accusò di essersi ripreso un quadro di Paul Klee ricevuto in regalo quando stavano insieme (assoluzione piena nell’ottobre 2009).