Adriano Sofri, il Foglio 3/8/2012, 3 agosto 2012
Tags : Anno 1901. Raggruppati per paesi. Italia
Maristella Massari, giornalista esperta di marina, valuta che “tra la base di Taranto, il polo aereo di Grottaglie e quello ‘anfibio’ di Brindisi, si conta un numero di circa tredicimila militari e di poco meno di seimila civili al servizio della marina”
Maristella Massari, giornalista esperta di marina, valuta che “tra la base di Taranto, il polo aereo di Grottaglie e quello ‘anfibio’ di Brindisi, si conta un numero di circa tredicimila militari e di poco meno di seimila civili al servizio della marina”. L’equivalente, più o meno, dell’Ilva. Si ha però l’impressione che la gente della marina conservi una sua distanza nei confronti della città, che per così dire vi faccia scalo. Fra la siderurgia e la marina militare c’è un rapporto materiale, e anche uno metaforico, anticipato già nella “Preghiera del marinaio”, composta nel 1901 da Antonio Fogazzaro su richiesta del vescovo Bonomelli. La preghiera chiede fra l’altro al Signore: “Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera, comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei; poni sul nemico il terrore di lei; fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro, più forti del ferro che cinge le nostre navi, a lei per sempre dona vittoria”. Fogazzaro nacque e morì a Vicenza, visse sempre in città di terraferma e frequentò solo l’acqua dolce dei laghi, in cui faceva nuotare e affogare i suoi personaggi.