
Il cadavere di Barbara Azzaroni, 28 anni, uccisa al bar dell’Angelo di Torino

Emanuele Iurilli, neanche 19 anni, ucciso da Prima Linea
Arrestato il brigatista Raffaele Fiore, nome di battaglia “Marcello”, sorpreso a Torino a bordo di un’automobile piena di armi. Fa parte dei commando responsabili dell’omicidio del presidente dell’ordine degli avvocati Fulvio Croce e del vicedirettore de ”la Stampa” Carlo Casalegno, e del nucleo delle BR che uccise la scorta di Aldo Moro il 16 marzo 1978.
• Alla seconda udienza del processo di appello contro le Br nell’aula bunker della ex-caserma Lamarmora di Torino si apre il dibattimento. Presiede il giudice Luigi Conti, l’accusa è rappresentata dal procuratore generale Vincenzo Silvestro. Sono in 21 ad appellarsi alla sentenza di primo grado del 23 giugno 1978. Per l’avvocato Giannino Guiso quella sentenza «è nulla perché un giudice popolare formulò giudizi di condanna in una intervista ai giornali». Il processo è aggiornato a lunedì prossimo. [Sta. 1/12/1979]
Torino. Un commando di Prima Linea a viso scoperto penetra armato nell’Istituto di Amministrazione aziendale. Sequestra 190 persone tra allievi e insegnanti, poi, con la tecnica della decimazione, sceglie 5 professori e 5 studenti, li fa sedere nel corridoio e infine spara loro alla gambe. Sui muri, slogan.
Torino. Di prima mattina Adriano Albertini, capo reparto della Fiat, e Michele Sacco, sorvegliante, sono feriti alle gambe davanti all’ingresso dello stabilimento di Mirafiori da terroristi delle Brigate Rosse. Carlo Bersini confesserà in seguito la sua partecipazione all’attentato, mentre Patrizio Peci ne accuserà anche Roberto Betassa.
Il dirigente della Fiat Ezio Gavello cade in un agguato mentre sta rincasando a Torino. Tre terroristi gli sparano ferendolo alle gambe. Rivendicano i Reparti Comunisti d’Attacco.
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