«Nel 1968 uscì il libro Sulla teologia del mondo di un teologo tedesco discepolo di Karl Rahner: Johann Baptist Metz. In precedenza egli aveva già scritto Antropocentrismo cristiano in cui aveva sostenuto che la secolarizzazione era stata causata dal cristianesimo e che quindi era un fatto cristiano, da accettarsi e da vivere come frutto del cristianesimo e non da combattere come contrario alla fede cristiana. In questo modo il processo di secolarizzazione veniva interpretato come irreversibile. Nel nuovo libro, Metz sosteneva che ormai, a seguito della secolarizzazione, il mondo era diventato completamente mondano: “questo è il mondo dove Dio non si incontra”. Secondo lui: “Per lungo tempo – fin quasi all’inizio dell’ultimo concilio – la Chiesa ha seguito questo processo solo con risentimento, lo ha considerato quasi esclusivamente come una decaduta e una falsa emancipazione e solo molto lentamente ha preso il coraggio a lasciar divenire il mondo, in questo senso, mondano, e a considerare quindi questo processo non solo come un fatto contro le intenzioni storiche del cristianesimo, bensì come un fatto che è stato determinato anche da impulsi storici più profondi proprio di questo cristianesimo e del suo messaggio”.»
Si chiude l’Anno della Fede, cominciato il 29 giugno 1967. Papa Paolo VI, tra l’altro, dice: «Noi crediamo nella vita eterna. Noi crediamo che le anime di tutti coloro che muoiono nella grazia di Cristo, sia che debbano ancora esser purificate nel Purgatorio, sia che dal momento in cui lasciano il proprio corpo siano accolte da Gesù in Paradiso, come Egli fece per il Buon Ladrone, costituiscono il Popolo di Dio nell’Aldilà della morte».
«Appare l’Enciclica Humanae Vitae sulla regolazione delle nascite. L’enciclica, che vieta come peccato grave non solo la pillola e i mezzi meccanici, ma anche l’interruzione del rapporto sessuale per evitare una gravidanza, viene percepita come un’enorme provocazione. Con essa il papa si pone in contrasto, per così dire, con tutto il mondo civilizzato, richiamandosi al suo infallibile magistero e a quello dell’episcopato. Certo, le proteste formali e le obiezioni materiali sono importanti, ma questa pretesa di infallibilità delle dottrine papali non può proprio essere riesaminata a fondo? Ne faccio un tema di discussione nel mio libro.» (Hans Küng).
«Per il Natale 1968 Giombini venne invitato dalla Pro Civitate Christiana di Assisi a comporre canti per la liturgia. Nasce la Messa Alleluia».
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