La conferenza della «N.A.T.O. rossa» a Varsavia si è chiusa oggi con la cerimonia solenne della firma del patto di mutua assistenza fra l’U.R. S.S. e gli altri sette Paesi satelliti e del protocollo che dispone l’unione delle varie forze militari sotto un unico comando. Il comando in capo, che avrà sede a Mosca, sarà affidato al maresciallo sovietico Ivan Koniev. II trattato, valido per 25 anni, prevede anche la costituzione di un Comitato consultivo politico. La cerimonia si è svolta nella sala delle colonne del Consiglio di Stato. I documenti sono stati firmati dai Primi ministri degli otto Paesi (Russia, Cecoslovacchia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Albania e Germania Est), alla presenza di circa duecento giornalisti. Il Primo ministro sovietico Maresciallo Bulganin, che indossava un abito doppio petto scuro, era in testa alla fila dei delegati delle varie Nazioni, che si sono fatti avanti tra due ali di giornalisti. Ha parlato anche il ministro della Difesa cinese Peng Telilumi, che funge da osservatore per il suo Paese. Egli si è detto solidale con le Nazioni del patto, affermando che esso è « un segno di forza che non va ignorato ». Ultimo a prendere la parola è stato il premier polacco Cyrankeewicz che ha dichiarato chiusa la conferenza.
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