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Pino Daniele e la sua guerra al sistema. Intervista con Giuseppe Marrazzo
Pino Daniele intervistato da Giuseppe Marrazzo restituisce il sapore pieno di rabbia di quell’anno.
gennaio 1979
Le pose sexy di Iva Zanicchi
Nel numero di Playboy in edicola questo mese si vede la Zanicchi in pose sexy. La cantante poi dirà: «Intorno ai 40 anni si viene presi dalla stupidità. La mamma ci è rimasta malissimo» (leggi qui la biografia di Iva Zanicchi).
Giovedì 11 gennaio 1979
Il ventinovesimo Festival di Sanremo
• Il ventinovesimo Festival di Sanremo è organizzato dalla Publispei di Gianni Ravera e si svolge al Teatro Ariston. Presentano Mike Bongiorno e Annamaria Rizzoli. Le prime due serate sono trasmesse in diretta dalla radio e registrate dalla tv, che manda in onda in diretta solo la finale. Tanti gli ospiti nazionali e internazionali, tra cui Pippo Franco, Iva Zanicchi, Gigi Proietti, Riccardo Cocciante e Tina Turner. 22 le canzoni in gara.
Il regolamento del Festival di Sanremo
• Le canzoni sono divise in due gruppi da 11, che si esibiscono nelle prime due serate. Le giurie sono tenute segrete e dislocate in diverse città italiane, per un totale di quasi 500 giurati, ognuno dei quali può esprime sei preferenze. 12 le canzoni che accedono alla finale (sei e sei).
Sabato 13 gennaio 1979
Il podio di Sanremo
• Questo il podio del ventinovesimo Festival di Sanremo: 1) Amare, di Mino Vergnaghi 2) Barbara, di Enzo Carella 3) Quell’attimo in più, dei Camalonti.
Venerdì 2 febbraio 1979
Morte di Sid Vicious
NUOVA YORK — Il cadavere nudo del cantante «punk» inglese Sid Vicious, ex capo del complesso rockpunk dei Sex pistols, è stato scoperto oggi dalla madre e dalla ragazza del giovane in un appartamento del Greenwich Village. Lo avrebbe ucciso una dose eccessiva di eroina. Accanto al corpo sono stati trovati una siringa e un cucchiaio. «Oggi come oggi — ha affermato un ufficiale di polizia — non siamo in grado di sapere se Sid Vicious volesse uccidersi, o se volesse solo iniettarsi una dose molto potente». L’ipotesi del suicidio rimane in piedi, ma non è da escludere un errore di dosaggio da parte di un tossico ansioso di eroina dopo il carcere e l’astinenza. Vicious, 21 anni (il suo vero nome è John Simon Ritchie), era stato uscito l’altro giorno dal carcere municipale di New York, dietro versamento di 50.000 dollari di cauzione. Era accusato di avere ucciso la ragazza con la quale viveva da tempo, Nancy Spungeon, di 20 anni. La ragazza era stata trovata con l’addome crivellato di coltellate, in un lago di sangue, il 12 ottobre scorso, nel bagno dell’appartamento di un albergo newyorkese dove i due giovani avevano preso alloggio. Dopo il suo arresto il cantante era stato sottoposto alla cura di disintossicazione. Era stato scarcerato una prima volta, a condizione che continuasse a curarsi sottoponendosi al trattamento di disintossicazione con metadone (surrogato sintetico dell’eroina), ma la sua libertà aveva avuto breve durata: lo avevano riarrestato dopo una rissa in un locale notturno di Manhattan, nel corso della quale Sid avrebbe colpito con un boccale di birra un tizio al volto. Per festeggiare la sua seconda scarcerazione, gli amici avevano organizzato una festicciola in un appartamento al Greenwich Village. Chi lo ha visto lo ha descritto di ottimo umore: «Allegro, cordiale, vedeva un futuro luminoso davanti a sé». Ha bevuto birra per quasi tutta la sera, ma verso mezzanotte si è fatto un’iniezione di eroina: dopo tre quarti d’ora era completamente in balia della droga, anche se poi la lucidità gli è tornata. La festicciola è finita verso le 2 di notte, e Sid Vicious, presumibilmente, se ne è andato a letto subito.
Venerdì 13 aprile 1979
Nozze di Gigliola Cinquetti
Gigliola Cinquetti, 31 anni, detta - anche per via della canzone “Non ho l’età” cantata al Festival di Sanremo del 1964 - «zitella d’oro», ha sposato in Verona il giornalista del Tg1 Luciano Teodori, di tre anni più giovane. Cerimonia molto privata, viaggio di nozze segreto. Proprio la settimana scorsa, la cantante, intervistata, aveva detto «Non ho un marito, ma non mi sento sola perché la mia è una scelta libera e fino ad oggi non ho desiderato un legame matrimo niale. Sarò io a scegliere quando vorrò».
Giovedì 19 aprile 1979
Stroncatura per Carosone che suona i classici (nel video Carosone alle prese con le fantasie di Chopin opera 66)
MILANO — Se non mi facesse velo la gratitudine per Renato Carosone, cantante, autore, arrangiatore di canzoni e motivetti della mia adolescenza, dovrei dire subito che «L’altro concerto», dove Carosone si presenta in veste di pianista pseudoclassico, al teatro Odeon, non è una cosa seria. Dice, infatti, di voler far ascoltare Chopin, Beethoven, Bach e Rachmaninoff, e li trascina sul terreno del suoi, riconoscibili arrangiamenti. Ma il personaggio ha una carica di simpatia da gentleman della canzone napoletana, è a modo suo musicista, e si fa ascoltare.Sa stare al pianoforte con estro funambolico, ma il suo discorso non può essere pianistico, poiché l’amplificazione iperbolica sbilancia tocco e colore, l’abitudine del piede sul pedale scivola verso ritmi da fox-trot, la mano semplifica, compendia, risolve, modifica, arrangia, spolvera virtuosismi correndo agli effetti. Evoca i grandi della musica, e il scompiglia, con l’aiuto d’un "basso" (chitarra elettrica Gigi Caglio) e d’una batteria (Fedele Falconi). Li introduce, al microfono, con etichette super semplificate e tono paradossale (Chopin "effeminato", Bach "quello buono" visto che in famiglia "erano assai"), una sbirciatina all’aneddotica, un lazzo d’intesa alla napoletana.Sparge nel pubblico dubbi tra battuta anacronistica e vaga notizia, crea confusione d’attesa intervallando canzoni, e c’è chi sull’arrangiamento de Le foglie morte crede riconoscere Beethoven. È un gioco talora condotto con verve divertente (la cavatina di Rosina dal Barbiere di Siviglia), talora appesantito nella deformazione vignettistica (Rachmaninoff, Preludio in do diesis minore). I classici "in jeans" zoppicano, insomma, tra fracassi e passi di bravura, trascinati da un exploit ritmico che è poi quello, per intenderci, di Caravan petrol o di ’O Sarracino. Di cui io, e credo anche il pubblico non folto, che scrosciava applausi soprattutto sul crescendo di Pianofortissimo e Suite napoletana, avevo nostalgia. (Franca Cella sul Corriere della Sera)
Giovedì 26 aprile 1979
Razzia in casa di Fred Bongusto
Roma. Tre terroristi si introducono con una scusa nell’abitazione del cantante Fred Bongusto, legano e imbavagliano le due donne presenti e fanno razzia di preziosi e gioielli. Autori dell’irruzione i fratelli Cristiano e Valerio Fioravanti e Alessandro Alibrandi, dei Nar (https://sites.google.com).
Mercoledì 13 giugno 1979
Morte di Demetrio Stratos
Dopo una malattia devastante - una gravissima forma di anemia anaplastica - il cantante Demetrio Stratos, al secolo Efstràtios Dimitrìu, è morto per collasso cardiocircolatorio al Memorial Hospital di New York. Aveva 34 anni. Domani a Milano avrà luogo un concerto in suo onore, organizzato in un primo tempo per raccogliere i fondi necessari a pagargli le cure. Il cantante è sepolto nel cimitero di Scipione Castello, comune di Salsomaggiore Terme (Parma).
Lunedì 27 agosto 1979
Rapiti in Sardegna Fabrizio De Andrè e Dori ghezzi
I cantanti Fabrizio De André e Dori Ghezzi vengono rapiti dall’anonima sequestri sarda e tenuti prigionieri nelle pendici del Monte Lerno presso Pattada.
Lunedì 5 novembre 1979
Incontro tra Gloria Guida e Johnny Dorelli
Incontro tra Gloria Guida e Johnny Dorelli. Gloria Guida: «Non è stato colpo di fulmine. Col tempo, però, ero sempre più attratta da quest’uomo che, pur appartenendo al mondo dello spettacolo, ne era come estraneo. Un uomo pieno di classe, di talento».
Sabato 17 novembre 1979
Zecchini d’oro e d’argento a “Un bambino”
• L’ONU proclama il 1979 "Anno internazionale del bambino". Nel bando di concorso, gli autori delle canzoni italiane sono invitati a trattare i temi della Dichiarazione dei Diritti del Bambino. Nel corso della manifestazione, alla direttrice del Piccolo Coro Mariele Ventre è attribuito dal settimanale Sorrisi e canzoni tv il "Telegatto". Ecco la motivazione incisa sulla base dell’ambito trofeo: "A Mariele, che ha fatto del Piccolo Coro una realtà mondiale". Lo Zecchino d’Oro viene, invece, assegnato al brano Un bambino, interpretato da Daniela Migliarini. L’altro ieri Daniela ha vinto anche lo Zecchino d’Argento per la migliore canzone italiana.
Lunedì 3 dicembre 1979
Strage al concerto degli Who
A Cincinnati, in Ohio, la calca al Riverfront Coliseum, durante un concerto degli Who, provoca undici morti (i membri del gruppo sapranno della disgrazia solo dopo la fine dello show).
Sabato 22 dicembre 1979
Liberati Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi
Fabrizio De Andrè, sequestrato con la moglie Dori Ghezzi lo scorso 27 agosto, è stato liberato stanotte alle due. Sua moglie era stata rilasciata già ieri. Il padre del cantante, Giuseppe, ha pagato un riscatto di 550 milioni di lire. De Andrè: «Ho i magazzini della memoria pieni e non so ancora cosa riuscirò a tirare fuori. Penso comunque, che qualche cosa su questa esperienza dovrei scriverla, anche perché devo cominciare a risarcire mio padre». Fabrizio De André ha superato, apparentemente senza grossi traumi, il rapimento. «Ma i veri sequestrati sono proprio loro perché noi adesso ne siamo venuti fuori, mentre credo che loro, i rapitori intendo, non potranno farlo mai». Anche Dori Ghezzi è in buone condizioni di salute: «Adesso, andiamo a trascorrere le feste in famiglia, dividendoci tra Genova (dove abitano i genitori di De André e il figlio del cantautore, Cristiano) e Milano (dove vivono i familiari della cantante e la figlia Luisa). Dopo torneremo nella fattoria dell’Agnata». Fabrizio De André: «Del resto ora stiamo tranquilli, possiamo lasciare le porte addirittura spalancate, tanto non c’è più nulla da prendere. Siamo stati spremuti come limoni. Per tutta la durata della prigionia ci hanno tenuti all’addiaccio, riparati alla meglio da un tendone di plastica che con l’andare del tempo si è bucato in diverse parti e abbiamo cosi trascorso molte notti con i piedi nell’acqua. Ci consentivano a volte di restare a lungo, anche tre o quattro ore, senza bende e slegati. Non si è però mai instaurato un rapporto di vera e propria amicizia»
Sabato 19 gennaio 1980
Morto Piero Ciampi
• Muore a Roma il cantautore Piero Ciampi. Era nato a Livorno nel 1934.