Il Tribunale di Roma ha emanato stamane la sentenza nella causa intentata dalla Anglo Iranian Oil Company (Aioc) contro la società Supor, che ha per prima importato in Italia il petrolio iraniano dopo la nazionalizzazione, iniziandone il trasporto con la famosa nave Miriella. La sentenza rigetta la domanda di rivendica di proprietà del petrolio proposta dall’Aioc contro la Supor e condanna l’Aioc stessa alle spese di giudizio. Gli antefatti della causa sono noti. Come si ricorderà, in seguito alla legge per la nazionalizzazione dell’industria del petrolio in tutto il territorio della Persia, la società italiana Supor raggiungeva un accordo con la National Iran Oil Company per l’acquisto di petrolio nazionalizzato, senza esborso di valuta estera, mediante compensazione con i prodotti dell’industria italiana. I prelevamenti di tale petrolio furono iniziati con la nave Miriella. L’Aioc, che non aveva accettato la legge di nazionalizzazione e che pertanto si riteneva proprietaria del petrolio venduto alla Supor, prima mediante la richiesta di un sequestro giudiziario (che fu respinta dal Tribunale di Venezia) poi con l’instaurazione di tanti processi per ogni carico di petrolio persiano trasportato, chiese alle autorità giudiziarie italiane il riconoscimento del proprio diritto di proprietà sul petrolio. La sentenza riconosce invece il pieno diritto di proprietà del petrolio in contestazione alla Supor per averlo essa acquistato legittimamente.
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