Daniel Stern è uno scrittore famoso in tutta Europa, dietro il quale si cela però la contessa Marie d’Agoult, che fu anche amante di Liszt, a cui diede tre figli (tra questi la Cosima moglie del pianista e direttore d’orchestra Hans von Bülow). In una lettera a Charles Dollfus, Marie scrive addirittura: «Fuori dall’Italia non c’è speranza». Benché cavouriana convinta, essa è anche fervente ammiratrice di Mazzini e nella medesima lettera annuncia che, da Nizza dove si trova ora, si recherà presto a Genova «in pieno focolaio mazziniano».
• Mazzini da Londra scrive al signor Mac Tear, segretario della Cassa Garibaldi, una lettera, pubblicata su vari giornali inglesi, per togliere ogni merito al partito di Cavour nella rivoluzione italiana; «Noi – dice egli – abbiamo operato, combattuto e sparso il nostro sangue per l’Italia. Il gabinetto di Cavour ha fatto costantemente opposizione, raccogliendo poi i frutti appena ottenuti od inevitabili (Comandini)
• Circolare del ministro per gl’interni Minghetti agl’intendenti delle provincie contro un nuovo prestito mazziniano, che dicesi indetto da Mazzini per trasformare i comitati garibaldini di provvedimento in comitati d’azione (Comandini)
• Garibaldi, scrivendo da Caprera a Mazzini circa progetti di invasione insurrezionale nel Veneto, o sul Danubio, o in Grecia, dice: «Non penso come voi circa a Vittorio Emanuele. Egli ha la fatale educazione dei principi, e non conosce come noi la scuola del mondo; ma egli è buono — ed in sostanza è la leva e perno che cercava l‘Italia di Machiavelli e di Dante.» (Comandini)
• Nell’Unità Italiana di oggi Giuseppe Mazzini pubblica «lettera ad un tedesco» — Carlo Blind — sulla identità di fini dell’unità italiana e dell’unità germanica contro la Francia imperiale (Comandini)
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