• Giovani Verga inizia la pubblicazione in quattro tomi del romanzo I carbonari della montagna, nella quale descrive la lotta del popolo calabrese, sotto la guida carbonara, contro gli invasori francesi di Murat.• Sull’uscita del romanzo La Scapigliatura di Cletto Arrighi vedi 24 dicembre.• La raccolta Patria e amore, pubblicata quest’anno a Torino dall’editore Bocca, raccoglie tutta la produzione della scrittrice napoletana Laura Beatrice Oliva Mancini che, dopo aver partecipato con il marito alla rivoluzione del 1848, fu costretta a lasciare la propria città, andando in esilio a Torino. La prima sezione della raccolta comprende sia poesie patriottiche sia testi dedicati ad alcuni scrittori contemporanei, la seconda sezione invece, intitolata Ricordi d’amore. Al mio sposo, ricostruisce in versi la storia tra la poetessa e il marito, lo scrittore napoletano Pasquale Stanislao Mancini, una storia che era stata inizialmente contrastata dalla famiglia della scrittrice, ma che si era conclusa felicemente con un matrimonio celebrato nel 1840. (F. Loparco, Laura Beatrice Oliva Mancini. Dall’amore contrastato al felice imeneo con Pasquale Stanislao Mancini in ”Rivista d’Italia”, 9, XVI (1913), vol II.).• La fusione in Firenze tra la Biblioteca Magliabechiana e la Biblioteca Palatina dei granduchi di Lorena ha dato origine alla Biblioteca Nazionale.
Nel suo ultimo saggio, Considerations on Representative Government (Considerazioni sul governo rappresentativo), John Stuart Mill sostiene che i parlamenti non devono servire a fare le leggi, ma essere invece il luogo in cui si discutono i problemi piccoli o grandi che emergono all’interno della società: «Their part is to indicate wants, to be an organ for popular demands, and a place of adverse discussions for all opinions relating to public matters, both great and small». Vi sono idee anche relativamente al sistema elettorale, rissunte così dal costituzionalista Michele Ainis: «Il ballottaggio preventivo, il doppio turno in un turno solo. È il sistema del voto alternativo: l’elettore vota per il suo candidato preferito, però al contempo esprime una seconda scelta. Se qualcuno fa il pieno con il primo voto, bene: viene eletto. Altrimenti l’elezione si guadagna sommando primi e secondi voti. Va da sé che il "supplementary vote" penalizza i candidati di bandiera, ma offre in cambio una serie di vantaggi. Perché non affatica gli elettori con una doppia tornata. Perché evita di sprecarne il voto, come succede nel maggioritario puro a chi rimanga in minoranza. E perché consegna ai cittadini il potere di decidere le coalizioni di governo, sottraendolo ai partiti» (L’Espresso 11/10/2013).
• «Parigi è il centro e lo splendore della stupidità universale. Chi avrebbe mai creduto che la Francia si sarebbe lanciata con tanto ardore sulla strada del progresso?». È quanto scrive Baudelaire nella prefazione alla seconda edizione de I fiori del male, tirato in 1.500 esemplari, accresciuto di 35 liriche rispetto all’edizione del 1857, ma private delle sei poesie condannate per immoralità. Tra le nuove composizioni si trovano "L’Albatros", "Hymne à la beaute", "La Chevelure", "Obsession", "Alchimie de la douleur", "A une passante", "Rêve parisien".• Victor Hugo è stato in Belgio e ha scritto: «“La fata Bric à Brac mi ha fatto gli occhi dolci e il Dio Bibelot mi ha preso a benvolere. In Belgio ho scremato un certo numero di oggetti curiosi e a basso prezzo”. Lo scrittore non si limitava a comprare, creava anche nuovi mobili, ispirandosi a un Medioevo fantastico o all’Oriente dei sogni. E spesso ripeteva: “Ero nato per fare l’arredatore”» (Giovanni Mariotti sul Corriere della Sera del 06/09/94).• «In un romanzo autobiografico di Jules Verne rimasto per molto tempo inedito, leggiamo che lo scrittore nel 1861, all’età di 33 anni, dovendo organizzare un lungo viaggio in Scandinavia, si recò a chiedere un prestito al Barone di Rothschild, e seppe da alcuni amici che era abitudine del barone tenere il proprio vaso da notte nel bel mezzo dell’anticamera, e che la folla dei questuanti in cerca di finanziamenti fosse costretta a togliersi il cappello in segno di deferenza verso il blasonato vaso. Verne si ripromise di non farlo mai; non gli fu chiesto» (Francesca Pierantozzi, Il Messaggero, 23/3/97).• Alexandre Dumas padre, che lo scorso 15 settembre Garibaldi nominò direttore a Pompei, pubblica Les garibaldiniens, dove è tra l’altro descritta la battaglia di Calatafimi, di cui Dumas fu testimone oculare.
Terza edizione del saggio L’origine delle specie di Darwin. Robert Knox, campione delle teorie razziste (nel 1850 ha scritto: «Race is everything: literature, science, art, in a word, civilization, depend on it»), commenta l’opera così: «leaves the question precisely where it was left by Goethe, Oken, and Geoffroy St. Hilaire».
Daniel Stern è uno scrittore famoso in tutta Europa, dietro il quale si cela però la contessa Marie d’Agoult, che fu anche amante di Liszt, a cui diede tre figli (tra questi la Cosima moglie del pianista e direttore d’orchestra Hans von Bülow). In una lettera a Charles Dollfus, Marie scrive addirittura: «Fuori dall’Italia non c’è speranza». Benché cavouriana convinta, essa è anche fervente ammiratrice di Mazzini e nella medesima lettera annuncia che, da Nizza dove si trova ora, si recherà presto a Genova «in pieno focolaio mazziniano».
• Regio decreto dà esecuzione dal 15 corr. alla convenzione 30 nov. 1860 tra il regno di Sardegna ed il regno della Gran Bretagna per la protezione dei diritti di autore di opere letterarie ed artistiche ratificata il 4 corr (Comandini)
• Muore in Milano Giovanni Gherardini (n. 27 maggio 1778) medico egregio, estensore del Giornale Italiano, poeta, filologo eccellente, autore di opere pregevoli, fra le quali il Supplemento ai vocabolari italiani (Comandini)
• Grande successo a Torino l’edizione del nuovo canto di Aleardi I sette soldati (Comandini)
• In Milano inaugurasi l’Accademia Scientifico Letteraria con l’intervento del ministro per l’istruz., co. Terenzio Mamiani (Comandini)
• Da oggi la Biblioteca di Brera è aperta per la lettura anche la sera dalle 19 alle 21 (Comandini)
• La Gazzetta di Milano dedica il suo primo articolo al volume or ora uscito, in italiano ed in francese, di Antonio Gazzoletti sulla questione del Trentino. «Noi – dice – battiamo la nostra via; e proclamiamo di volere la Venezia, il Trentino, tutta la valle dell’Isonzo, Trieste e l’Istria – di volere l’Italia.» (Comandini)
• Muore Vittorio Mandelli (n. Vercelli 1799) scrittore storico (Comandini)
Per i «forestieri» arrivati da ogni parte d’Italia non è però tutto facile in questi giorni a Torino. Alberghi, locande e osterie sono pieni. Persino sessanta neo deputati non hanno trovato una camera ma si sono dovuti accontentare di un alloggio di fortuna. Francesco De Sanctis, eletto a Napoli, scrive a casa il 19: «Non abbiamo trovato niente apparecchiato per gli alloggi. La prima notte siamo stati sette in una stanza. In questo punto non ho ancora trovato nulla» [Caprarica 2010] • «Gli onesti abitanti di Torino» sapendo dell’arrivo di deputati da tutt’Italia «avevano onestamente quadruplicato il prezzo del fitto» (Ferdinando Petruccelli della Gattina, I moribondi di Palazzo Carignano, Rizzoli) • «Sono arrivati i sudici» detto da un parlamentare settentrionale dei parlamentari meridionali (Vittorio Teti, Maledetto Sud, Einaudi 2013).
Alessandro II ha firmato oggi il decreto di abolizione della servitù della gleba. Secondo molti lo ha convinto soprattutto il libro di Ivan Turgenev, Memorie di un cacciatore. §Russia §LottaDiClasse
Il mondo del teatro e l’Italia di fede repubblicana sono in lutto. A Parigi è morto l’altro giorno Augustin Eugène Scribe, autore di oltre 500 commedie leggere. Torino, in via della Zecca 29, oggi via Verdi, nel 1856 gli dedicò un teatro da 1.200 posti, apprezzato anche da Cavour. Che invece detesta, ricambiato, Gustavo Modena, considerato il più grande attore italiano del momento. Nato a Venezia nel 1803, è morto stanotte a Torino, sfinito dalla sifilide. Ardente mazziniano e repubblicano, è stato fra i primi a declamare la Divina Commedia sul palcoscenico e ha portato in scena anche aneddoti eroici dell’impresa dei Mille. Ma la Torino mondana preferisce oggi parlare dell’«Automotiva», ibrido fra una carrozza e una locomotiva a vapore. Da 48 ore circola per le vie. Ideata dal generale Bordino, è più ferma che in movimento. Ma stupisce. La cronaca politica cita invece una lettera di Cavour a Bettino Ricasoli. Scrive: «Dopo la presa di Gaeta, Roma deve essere la prima stazione a cui rivolgere i nostri passi». Dalla capitale del Papa giunge notizia che gli universitari beffano la polizia e distribuiscono coccarde tricolori. A Napoli i Carabinieri stroncano uno sciopero di 250 portuali. In America si annuncia la nascita della marina militare della neonata Confederazione degli stati sudisti (Maurizio Lupo, La Stampa 20/2/2011).
Victor Hugo si reca a Bruxelles con Juliette, e di qui compie vari viaggi continuando a lavorare ai Miserabili che si porta sempre dietro in una borsa impermeabile.
A tarda sera il telegrafo di Regia Marina comunica che è scomparso in mare il vapore «Ercole» della «Società di navigazione Calabro-Sicula». Salpato da Palermo alle ore 12,20, ha sfidato il maltempo che sconvolge il Tirreno. Si sono persi i contatti con l’unità. Da fonti marittime in navigazione nell’area si viene a sapere che potrebbe essere stato affondato da un violento colpo di vento, a 150 miglia al largo di Palermo. Altre notizie fanno credere che sia sparito a 10 miglia da Capri. Ma il dato non ha avuto riscontro a seguito delle perlustrazioni fatte dalla capitaneria di Napoli. Il vapore perduto aveva a bordo fra i passeggeri il patriota e scrittore Ippolito Nievo. Quale tenente colonnello del generale Garibaldi portava con sé l’intera contabilità dell’«Intendenza» garibaldina, con i conti della gestione economica tenuta fra il 2 giugno e il 31 dicembre 1860. Dovevano testimoniare la regolarità delle spese sostenute da Garibaldi durante l’impresa dei Mille, per confutare «le illazioni diffuse da chi cerca di metterne in dubbio l’onestà». Ma nulla è stato restituito dalle onde, né cadaveri, né oggetti. Le circostanze misteriose della sciagura hanno già favorito «voci che parlano di complotto». I marosi hanno fatto anche incagliare un brigantino sotto le mura della cittadella di Messina. La guarnigione borbonica che ancora vi resiste ha temuto un assalto e lo ha affondato a cannonate (MAURIZIO LUPO, La Stampa 4/3/2011).
• Da Palermo alle 12.20 parte il vapore Ercole della Società Calabro-Sicula per Napoli; ma poi non se ne hanno più notizie. Pare che un colpo di vento lo abbia affondato fra le ore 9 e le 10 p. a 150 miglia da Palermo. Altre notizie fanno credere @vedi@ 17 marzo 1861 @/vedi@ sia perito a 10 miglia da Capri fra le 3 e le 4 ant. del 5. Aveva a bordo come passeggieri il patriotta e scrittore Ippolito Nievo, ten. colonnello di Garibaldi, che portava l’intera contabilità dell’Intendenza di Garibaldi per la gestione dal 2 giugno al 31 dicembre 1860; i maggiori garibaldini Luigi Salviati e Majolini; il commissario di marina Garassini, il cappellano Ferretti, il direttore dell’Intendenza, Serretta, col contabile Fontana, e i nominati Pietro Simone, Sollima Placido, Caracappa Francesco, Forno Paolo e Ventre Francesco (vedi 17 marzo) (Comandini)
Una tempesta ha sconvolto il tratto di mare tra Napoli e Palermo, acque assai frequentate anche perché è in corso il blocco di Messina. Alle 10 è tornata la calma, e sono approdati a Napoli sia il piroscafo Pompei che il vascello inglese Exmouth, partiti ieri da Palermo. Si attende ancora l’arrivo di una terza nave, l’Ercole, a bordo della quale si trova il colonnello garibaldino Ippolito Nievo.
• Esce l’opuscolo di Massimo d’Azeglio Questioni urgenti, cioè Roma, Venezia, Napoli e Torino, Garibaldi e Cavour, Curia romana e trattato di Zurigo, moderati e partito d’azione; e solleva molte polemiche. Per Roma egli vorrebbe l’alto dominio del papa; Roma città libera, governata da un Senato eletto dai cittadini (Comandini)
• Turgenev è tornato in Russia.
Victor Hugo è a Waterloo, dove finisce di scrivere I Miserabili, anche se poi avrà bisogno di altri undici mesi per revisioni e aggiunte.
• Muore in Firenze alle 6 pom. Pietro Thouar, eminente scrittore popolare, direttore della Scuola magistrale maschile (n. il 23 Ott. 1809) (Comandini)
L’editore Pomba pubblica in Torino il I volume del Dizionario curato da Niccolò Tommaseo e Bernardo Bellini, con una prefazione di Luigi Pomba che ha in epigrafe la frase «La Lingua è uno de’ più forti vincoli che stringa alla Patria» cavata dal trattato Dell’uso e dei pregi della lingua italiana di Galeani Napione. La prima definizione si riferisce alla lettera “a” ed è stata scritta dallo stesso Tommaseo (in questo Dizionario, per la prima volta, le voci sono firmate): «A, lettera. La prima dell’alfabeto, giacchè a profferirla basta aprire le labbra lasciando andare il fiato: onde esprime nelle esclamazioni e la gioja e il dolore. E le voci anima e alito e simili dicono che in lei è l’atto del respiro vitale e l’aspirazione dell’anima stessa. Alessandro Allegri la chiama lettera che l’uomo accoppia al suo primo pianto».
• Da Bruxelles Victor Hugo rispondendo ad indirizzo del Comitato della Associazione Unitaria italiana, sede di Palermo (Giuseppe Palmieri, Luigi Porta, Saverio Friscia) dice: «Fondando l’Italia, non lavorate soltanto per la patria, lavorate per il mondo. L’Italia è un bisogno della civiltà... Bisogna che l’Italia abbia Venezia e Roma; perchè, senza Roma e Venezia, nessuna Italia; e, senza Italia, nessuna Europa» (Comandini)
«Fondando l’Italia non lavorate solo per la Patria, lavorate per il mondo». Parole di Victor Hugo, uno dei padri del Romanticismo. Le scrive da Bruxelles e oggi vengono lette a Palermo, durante un’assemblea dell’Associazione Unitaria Italiana. «L’Italia - dice Victor Hugo - è un bisogno della civiltà... Bisogna che l’Italia abbia Venezia e Roma; perché senza Roma e Venezia, nessuna Italia; e, senza Italia nessuna Europa». Belle parole, ma al governo di Torino destano preoccupazioni. Lo scrittore getta un cerino in una polveriera. Tutta l’Europa sa che si trova in esilio a Bruxelles perché è ostile all’Imperatore Napoleone III. Lo aveva appoggiato come Presidente della Repubblica, ma ora ne avversa la politica imperiale, che giudica dispotica e illiberale. Non manca un pretesto per attaccarla. Succede anche questa volta. L’appoggio di Hugo all’Italia giunge in ore delicate, quando l’Impero francese e il Regno d’Italia si stanno scambiando le lettere di mutuo riconoscimento. Ma Parigi, per non indignare i cattolici francesi, ha già avvertito Vittorio Emanuele II che di Roma Capitale d’Italia non se ne parla, che il Pontefice continuerà ad essere protetto dalle truppe francesi. Anche la rivendicazione di Venezia è un affare piccante. Si rischia una guerra con l’Austria, che la Francia non vuole. Victor Hugo se ne rende certo conto, ma l’occasione di provocare Napoleone è troppo ghiotta per sfuggirgli (MAURIZIO LUPO, La Stampa 22/6/2011).
• Muore in Firenze in casa Guidi Elisabetta Barrett Browning, chiara poetessa e prosatrice inglese (n. Burn Hall 6 mar. 1809), amicissima dell’Italia e dei suoi patriotti, autrice, fra l’altro, del poema Aurora Leigh (Comandini)
Victor Hugo firma il contratto per I Miserabili con l’editore Lacroix. Il compenso è di 300 mila franchi.
Victor Hugo riceve a Hauteville-House il tenente Alfred Pinson, che la figlia Adèle ritiene suo fidanzato.
A Concord, nel Massachusets, è morto lo scrittore americano David Henry Thoreau, di 44 anni. Era tubercolotico e una polmonite contratta tre anni fa al termine di un’escursione notturna ne avevano compromesso per sempre lo stato di salute. Sapeva di doversene andare e aveva accettato con serenità il suo destino. A una zia Luisa che gli chiedeva, nelle ultime settimane, se fosse in pace con Dio, aveva risposto: «Non mi risulta che abbiamo mai litigato».
Esce La Struttura Assente, saggio di Umberto Eco
Pubblicato Il Terzo libro e altre cose, una raccolta di poesie di Giorgio Caproni. Editore: Einaudi (Roberto Galaverni, La Lettura 21/2/2016).
L’autobiografia di Lauren Bacall, appena uscita in America, si intitola By myself.
Esce Un uomo di Oriana Fallaci, romanzo ispirato ad Alexandros Panagulis. La dedica del libro: «Ghia sena. Per te». È il titolo di una poesia che Panagulis aveva scritto per lei.
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