LONDRA - Lo studente americano Vincent Lee, che giovedì 13 aprile ha sposato a Civitavecchia la sorella dello Scià di Persia, ha dichiarato ieri che incomincerà con questa settimana a dedicarsi allo studio del maomettanesimo, mentre la giovane ed avvenente sposa, principessa Fatima dell’Iran, si recherà in volo a Teheran per fare opera persuasiva presso il fratello, Scià Mohamed Reza Pahlavi, il quale del resto, secondo le ultime notizie, non si opporrebbe più a un suo matrimonio maomettano per regolarizzare quello da lei celebrato segretamente In Italia. Fatima era partita dalla Persia circa un mese fa, contro i desideri del suo regale fratello. Dall’estero aveva scritto allo Scià informandolo del fidanzamento col ventiduenne Hilller e dicendogli che il fidanzato era disposto a rinunziare alla cittadinanza americana e ad abbracciare l’islam. La notizia delle nozze è giunta quindi a Teheran come un fulmine a ciel sereno, scandalizzando non soltanto gli ambienti di Corte, ma l’intera Nazione, soprattutto perché sono imminenti le celebrazioni ufficiali del ritorno in patria della salma di Scià Reza, padre dell’attuale Scià e di Fatima, morto in esilio nel Sudafrica nel 1943. In un primo tempo lo Scià aveva anzi deciso di privare la sorella delle prerogative e del titolo di principessa. (Corriere della Sera)
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