• Da Virginia Rho, di diciott’anni, il re ha avuto in un giorno imprecisato di quest’anno un bambino battezzato Vittorio Emanuele Rho Guerrieri, o Guerriero, che fu poi noto fotografo e visse fino al 10 ottobre 1913 (http://www.sardimpex.com/sito%20in%20costruzione/Savoia/savoia-carignano.htm)
• Salotti più importanti della Torino 1861: la contessa Vignati di San Gillio, la principessa di Carignano, la marchesa San Martino di San Germano (R. Berardi, L’istruzione della donna in Piemonte, Torino 1991).
• A Firenze nelle sale di Palazzo Vecchio festa da ballo data dal governatore Ricasoli. (Comandini)
• In Perugia banchetto dato dalla guardia nazionale all’esercito ed alla guardia mobile Toscana (Comandini)
• A Roma all’ambasciata di Francia questa sera gran ricevimento, affollatissimo, non perchè l’ambasciatore Di Grammont sia beneviso ai romani, ma a scopo di dimostrazione, tenendo questa stessa sera i papisti gran riunione in casa del principe Aldobrandini Borghese. Notansi mancanti all’ambasciata di Francia i tre fratelli Borghese, gli Orsini, gli otto fratelli Cavalletti e varie dame dell’aristocrazia nera. Però su 500 inviti, sono intervenuti 478 invitati, fra i quali i Piombino, Massimo, Rospigliosi e Colonna e dodici cardinali (Comandini)
• A Torino pranzo a Corte in onore dell’ambasciatore persiano Hassan-Alì-Khan (Comandini)
• A sera a Torino veglia offerta nel proprio palazzo dal conte di Cavour, col quale apre il ballo la duchessa Elisabetta di Genova (Comandini)
• Festoso arrivo a Livorno ed a Firenze alle 12.50 pom. dei principi reali Umberto ed Amedeo (Comandini)
• In Firenze i principi Umberto ed Amedeo, che vanno visitando la città, intervengono questa sera acclamati al teatro Niccolini (Comandini)
• In Firenze i principi Umberto ed Amedeo intervengono questa sera al ballo dato dal barone Ricasoli come governatore generale della Toscana (Comandini)
• A Milano, nella notte sopra oggi, nelle sale della Società del Giardino festa da ballo con lotteria a beneficio dell’emigrazione veneta. Interviene il generale Türr. Introitansi 21.000 lire (Comandini)
• I principi Umberto ed Amedeo visitano Livorno e la sera intervengono al ballo del governatore (Comandini)
• Fra molte feste i principi Umberto ed Amedeo visitano Pisa (Comandini)
• I principi Umberto ed Amedeo da Pisa recansi a visitare Lucca (c)
• I principi Umberto ed Amedeo visitano Siena (Comandini)
• I principi Umberto ed Amedeo visitano Arezzo (Comandini)
• I principi Umberto ed Amedeo, visitate le principali città di Toscana, ritornano a Firenze (Comandini)
• Da Firenze i principi reali recansi a Doccia a visitare la manifattura di porcellane Ginori, poi l’istituto agrario alle Cascine. A sera al Casino, nel già palazzo Borghese, ballo in loro onore (Comandini)
• In Firenze alle Cascine i reali principi passano in rivista la guardia nazionale (Comandini)
• Il re Vittorio Emanuele, da Torino, arriva verso le 12 a Milano accolto festosamente. Accompagnanlo i ministri Cassinis e Minghetti. È acclamato da gran folla plaudente, ed obbligato ad affacciarsi sette volte dal balcone di palazzo reale. La sera interviene acclamatissimo alla Scala allo spettacolo a beneficio dei poveri, che frutta un 40.000 lire (Comandini)
• In Firenze i reali principi intervengono all’affollata passeggiata sotto gli Uffizi: visitano in palazzo Vecchio il barone Ricasoli; intervengono al corso e ai moccoletti, poi ricevono tutte le persone che desiderano congedarsi da loro. La sera intervengono al veglione della Pergola. A sera in tutta la città è molto commentato il fatto, del tutto insolito, che al corso mascherato d’oggi, molti signori, malgrado un’ordinanza prefettizia e le chiare disposizioni di legge, hanno buttato addosso ai cittadini imbrattandoli ogni sorta di polvere con confettaci di gesso, fagiuoli, castagne, sebbene al corso partecipassero i principi Umberto ed Amedeo, ai quali quei signori facevano corte e corona (Comandini)
• Arriva a Milano per le feste di Corte la duchessa Elisabetta di Genova (Comandini)
• A Milano nella notte sopra oggi alla Società del Giardino gran ballo con intervento del Re e della duchessa di Genova, che ha danzato in quadriglia col sindaco di Milano, cav. Beretta. Sono presenti anche i min. Minghetti e Cassinis, che partono oggi stesso per Torino (Comandini)
• Arrivano a Milano il cavaliere L. C. Farini ed il generale La Marmora (Comandini)
• I reali principi partono da Firenze alle 7 a. per Bologna, dove arrivano verso le 16: la sera passeggiano per la città festeggiatissimi (Comandini)
• Al mattino partono da Torino per Milano i ministri conte di Cavour e Mamiani (Comandini)
• A Milano al corso del Carnevalone — al quale il Re assiste dal balcone del palazzo Serbelloni — il municipio fa intervenire una mascherata allegorica rappresentante le provincie d’Italia. Il Re interviene anche questa sera al teatro, applaudito nella sala e nelle vie, illuminatissime ed affollate (Comandini)
• A Milano il sindaco Beretta, nel proprio appartamento in piazza S. Anastasia, offre un ultimo ballo del carnevale: vi intervengono il co. di Cavour, il gen. La Marmora, il co. Pasolini ed anche il giovine Menotti Garibaldi (Comandini)
• Nella seduta di ieri l’altro e in quella d’oggi il Consiglio comunale di Milano delibera il concorso per la nuova piazza del Duomo e la confluente via Vittorio Emanuele. Il Re a sera interviene con la duchessa di Genova a trattenimento di beneficenza: al teatro dei Filodrammatici, dove eseguiscesi cantata musicata da Giorza ed allusiva a Roma e Venezia: distinguonsi negli a solo le allieve Angeleri e Pelegatti; poi è eseguito il Goldoni di Paolo Ferrari (Comandini)
• I reali principi da Bologna recansi a visitare Modena (Comandini)
• A Milano nel pomeriggio animatissimo corso di gala con intervento del Re. Oltre il ponte di Porta Venezia il cavallo di un lanciere di piantone, spaventato dalle acclamazioni al passaggio della carrozza reale, impennasi ripetutamente e rompe un fanale della vettura stessa, e nel trambusto due donne cadono a terra. Il re balza fuori dalla carrozza, fra la folla, a rialzare le donne ed incuorarle, applauditissimo. Il lanciere senza mai smontare, infrena il cavallo, ed il corso delle carrozze prosegue affollatissimo. A sera a palazzo reale gran ballo offerto dal Re, presenti Cavour, Mamiani, etc. Notato il generale prussiano von Bonin, che intrattiensi a lungo col Re (Comandini)
• I reali principi da Modena recansi a Reggio e a Parma (Comandini)
• A Milano gran corso di gala della prima domenica di quaresima. Vi interviene applaudito il Re, che la sera parte per Torino (Comandini)
• I reali principi da Parma recansi a Piacenza, e a tarda sera rientrano a Torino (Comandini)
• Da Moncalieri il principe Umberto, reduce col fratello dal viaggio in Toscana, scrive al barone Ricasoli amabilissima lettera di ringraziamento per le gentilezze ricevute (Comandini)
• Il vapore Vittorio Emanuele nelle acque di Messina, anziché dirigersi al porto, entra direttamente sotto le batterie del forte San Salvatore e della cittadella e sbarca artiglierie. Il gen. Fergola invia immediata protesta per questa pretesa violazione dell’armistizio e dichiara che farà tirare contro le opere militari ed anche contro Messina; e manda il colonnello De Martino ad intimare ai legni stranieri di sgombrare il porto, e ne manda notificazione ai consoli. In tutta la città grande animazione in attesa che i borbonici dalla cittadella tirino sulla città. La sera il gen. Cialdini interviene al veglione del Vittorio Emanuele acclamatissimo, essendo conosciuta fierissima risposta di lui al maresciallo Fergola minacciante il finimondo alla città (Comandini)
Victor Hugo riceve a Hauteville-House il tenente Alfred Pinson, che la figlia Adèle ritiene suo fidanzato.
Nel palazzo della Prefettura di Milano si tiene un ballo in costume con duemila invitati. Si calcola che le signore abbiano indossato gioielli per una dozzina di milioni di lire. (Donato D’Urso http://www.storiain.net/arret/num112/artic7.asp).
A Teheran sono riprese a circolare le voci sulla possibilità di un matrimonio tra lo Scià dell’ Iran e la principessa Maria Gabriella di Savoia. La principessa Shams Pahlevi, sorella dello Scià è partita stamane alla volta della Svizzera dove risiede Maria José, madre di Maria GabrielI la. Da fonte ufficiale si dichiara che la principessa Shams si è recata in Svizzera per ragioni di salute. D’altra parte si rileva che è stata la principessa Shams che, a suo tempo, si mise in contatto con le principesse Fawzia e Soraya prima che lo Scià le sposasse. (Ansa-A.P.).
Ci dica almeno perché vive in Svizzera dal 1968. «Non per portarci i soldi: per farlo non occorre viverci, basta passarci. All’epoca Teddy non aveva ottenuto il divorzio in Italia, allora siamo andati a sposarci religiosamente in Svizzera, in un bellissimo convento. Lo abbiamo fatto perché volevamo una famiglia e per non avere un matrimonio di coscienza riportato sui registri civili.
Richard Burton regala a Liz Taylor un diamante da 33.19 carati «perché era martedì». È così grosso che lei lo chiama “Baby” (Paola Jacobbi, Vanity Fair 14/12/2011)
Nozze Jacqueline Kennedy-Aristotele Onassis.
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