Un tentativo di colpo d Stato è fallito sabato sera in Persia, dopo che le Guardie reali dello scià avevano arrestato il ministro degli Esteri, Hussein Fatemi, ed il ministro dei Lavori Pubblici, Rajabi. Un comunicato diramato dal Governo rivela che il comandante delle guardie reali ha guidato un reparto, scortato da carri armati per arrestare il Premier Mossadeq, ma le guardie del Primo ministro hanno arrestato il generale non appena giunto alla residenza del Premier. I primi indizi del colpo di Stato si sono avuti sabato sera, poco dopo le 23.30, allorché i carri armati hanno cominciato a rombare per le vie in direzione della residenza del Premier. Le truppe che prendevano parte al tentativo di rovesciare il Governo erano armate di mitra e fucili. La mossa ha fatto seguito allo scioglimento del Parlamento avvenuto sabato ad opera di Mossadeq. In una lettera allo scià il Premier aveva proposto nuove elezioni. Lo scià Mohammed Reza Pahlavi e l’imperatrice Soraya, che erano in vacanza sui Mar Caspio, sono ieri fuggiti dalla Persia, dopo il fallito colpo di Stato da parte delle guardie reali del sovrano. Si prevede che Mossadeq verrà nominato Presidente, ma non subito. Intanto sarà nominato un Consiglio di reggenza. Ai dimostranti che sono sfilati per le vie per inneggiare a Mossadeq si sono uniti gruppi di comunisti che hanno chiesto a gran voce l’espulsione di tutti gli Americani dal Paese. Alcune fonti governative hanno detto che potrebbero essere chiuse tutte le istituzioni americane a Teheran, per asserita complicità americana nel colpo di Stato. Il Premier ha ufficialmente sciolto il Parlamento, ed ha ordinato l’arresto dei deputati dell’opposizione e di circa cento persone coinvolte nel colpo di Stato. Egli ha poi fatto occupare i palazzi dello Scià ed ha circondato con truppe l’edificio del Parlamento. A complicare la già ingarbugliatissima situazione il generale Zahedi ha affermato di essere il legale Primo ministro dell’Iran. La sua dichiarazione è stata comunicata alla stampa da alcuni inviati, in un convegno segreto tenuto sulle colline a nord della capitale. Zahedi sostiene senz’altro di essere il «legale» Primo ministro della Persia. Egli sarebbe stato nominato giovedì a tale carica dal sovrano. I giornalisti hanno ricevuto una copia fotografica del decreto firmato dallo scià.
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