BEIRUT - L’agenzia di informazioni araba comunica di aver appreso da alcuni esponenti politici siriani, giunti giovedì scorso nella capitale libanese da Damasco, che le autorità della R.A.U. hanno proibito la pubblicazione del quotidiano comunista « An Nur » e hanno ordinato la chiusura di alcuni uffici culturali sovietici in Siria. Le stesse fonti hanno inoltre dichiarato che il leader comunista siriano Khaled Bagdash, ha lasciato Damasco alla volta dell’Europa, dopo il recente discorso anticomunista del Presidente Nasser. Secondo gli esponenti politici giunti a Beirut, sarebbero imminenti ulteriori misure. Commentando gli attacchi rivolti dal Presidente Nasser ai comunisti arabi, «L’Orient» si chiede quante probabilità di successo abbiano tali attacchi che potrebbero anche essere un segno di sconfitta, e se Nasser sia veramente in grado di staccare i comunisti arabi dal Cremlino. «Il compito — scrive «L’Orient» — sarà difficile in quanto le barriere create a Bagdad dal regime ashemita si sono sgretolate, la Siria soffre di una grave crisi economica e, infine, la posizione comunista per quanto riguarda l’unità araba è assai ben congegnata ». Il giornale non esclude la possibilità, in caso di una sconfitta, che Nasser ricorra « ad una collaborazione tacita o di fatto con la Giordania, l’Arabia Saudita, l’Occidente e tutti i vecchi partiti nazionalisti di destra, a cominciare dal partito popolare sociale ». (Un libro in gocce)
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