Il film, "Modi di vivere - Giorgio Colli: una conoscenza per cambiare la vita", realizzato nel 1980 per RAI 2 da Mauro Misul, per la regia di Marco Colli, ripercorre le tappe principali della vita di Giorgio Colli, morto prematuramente l’anno prima (vedi notizia sopra). Nel film compaiono i familiari di Giorgio, sua moglie Annamaria ed i suoi figli, i suoi amici di sempre: Mazzino Montinari, Nino Cappelletti, Clara Valenziano, Gigliola Pasquinelli, Alessandro Fersen, i suoi tre editori: Giulio Einaudi, Paolo Boringhieri, Luciano Foà, i luoghi e le città dove ha vissuto: Torino, Lucca, Firenze. Compare anche Giorgio, in un brano di un’intervista RAI concessa a Enzo Siciliano. Compare infine Carmelo Bene che legge brani tratti dall’edizione critica di Nietzsche e da tutte le opere pubblicate fino a quel momento di Giorgio Colli.
Prima rappresentazione al teatro Quirino di Roma di Otello con la regia di Carmelo Bene.
ROMA — La recita pomeridiana e quella serale dell’Otello di Shakespeare interpretato da Carmelo Bene, in programma al teatro Quirino, sono state annullate. Prima dell’inizio della recita pomeridiana, con un pubblico formato da trecento studenti delle scuole superiori romane, l’attore-regista-autore, infastidito dal brusio dei giovani in sala, ha fatto calare il sipario, annunciando che l’Otello non sarebbe stato rappresentato. Anche lo spettacolo serale non è andato in scena: la decisione è stata adottata dalla direzione del teatro in seguito alla presa di posizione dei tecnici della compagnia e del Quirino, i quali si sono astenuti dal lavoro per protesta contro il comportamento di Carmelo Bene.
Prima di partire in tournée con l’Otello, Carmelo Bene è tornato sugli incidenti di sabato scaorso: «Non mi andava, non mi è mai andato a genio recitare per le scolaresche (che tra l’altro invadono il palcoscenico e, a tutto attestato della tanto gridata civiltà, insegnanti in testa, rovinano e addirittura intascano oggetti e merletti di scena). La rivoluzione a teatro mi fa ridere. I tecnici mi hanno dovuto proteggere rischiando la vita. Alcuni giorni fa gli studenti avevano tranciato, in loggione, alcuni cavi elettrici». A proposito dello sciopero serale dei tecnici in solidarietà con gli studenti: «Comprendo perfettamente il loro giovanilismo incontrollato, ma non può e non deve interessarmi. Chi viene a vedermi a teatro deve preventivare tutto. È un gioco, quello mio, che non ha prezzo. Lo pago con la vita. il mio comportamento estetico, anche negli incidenti, non può essere sbagliato e giudicato da un elettricista anche al massimo del suo professionismo (ricordo a proposito che le cosiddette ’luci’ di scena sono creazioni esclusivamente artistiche). Ai signori tecnici spetta soltanto l’esecuzione. Essendo lautamente retribuiti non hanno alcun diritto di associarsi agli spettatori paganti».Carmelo Bene cosi prosegue: «L’amministrazlone della mia compagnia si pregia di informare che Otello ha battuto ogni record-Quirino di incassi (tre milioni 500 mila lire di media giornaliera). Nella sola ultima domenica sono stati incassati nove milioni 200 mila lire in doppio spettacolo. Mi sembra davvero un bel servizio reso all’Eti. Per finire: nessun giornale ha riportato l’autentico trionfo decretato dal ’tutto esaurito’ del pubblico romano alle ultime due rappresentazioni dell’Otello (chi viene a vedermi non frequenta di solito altri teatri ’di prosa’). Ripeto: trionfo come nelle grandi occasioni parigine o alla ’Scala’ di una volta. Si rassegni all’evidenza chi vuole, e chi non vuole non si rassegni. Sono fatto cosi: o tutto o niente. Prendere o lasciare. Lascio (e magari bastasse a farmi felice) la Roma teatrale trionfalmente. Non mi si potrà mal mettere alla porta. Se voglio, esco da me»
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