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Negli ambienti dell’Anglo-Iranian Oil Company il numero degli scioperanti viene fatto ascendere a 16.000. Gli scioperanti hanno inviato un messaggio al Parlamento per chiedere l’invio sul posto di una commissione incaricata di indagare sulla fondatezza delle loro richieste. Da fonte autorizzata giunge notizia che il Governo esercita pressioni sulla « Anglo-Iranian» perchè quest’ultima ripristini talune indennità la cui soppressione, in data 22 marzo, sarebbe all’origine del movimento di sciopero. Secondo notizie giunte questa sera gli scioperi si sarebbero estesi all’importante centro petrolierò di Masdjed Soleiman dove ottomila lavoratori avrebbero abbandonato le raffinerie. A Teheran regna la calma ma gli arresti continuano sia tra i seguaci della setta dei « Fratelli dell’Islam » sia fra quelli del partito Tudeh.