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 2016  luglio 25 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Khaled Akhil, artista di Aleppo, ha montato i vari personaggi del gioco Pokémon Go, che sta facendo impazzire mezzo mondo, sulle fotografie delle rovine siriane. I pupazzetti, allegri e colorati, si stagliano sul livido dei palazzi sventrati dalle bombe o danzano in mezzo ai miliziani bendati e armati fino ai denti o riposano sorridenti sul bordo di un rivolo di acqua lurida in cui nuotano bambini mezzi nudi. Ad Al Jazeera, Khaled Akhil ha spiegato: «Mi sono reso conto di questa inquietante contraddizione tra l’allegro mondo dei Pokémon e i pericoli che i siriani vivono ogni giorno. Mi sono chiesto come sarebbe stato cacciare i Pokémon tra le rovine in Siria, e come un’applicazione per cellulari riesca ad attrarre più attenzione che le atrocità commesse nel mio Paese». Qualche giorno fa su twitter erano apparse altre foto di bambini siriani. Mostravano fogli con le immagini dei Pokémon e la scritta: «Trovateci e salvateci».

Già, già. Provo infatti un’inquietante vergogna. D’altra parte, in che modo «non» giocando a Pokémon Go aiuterei quegli infelici?
Le notizie di ieri dalla Siria, tra l’altro, erano piuttosto brutte: i bombardamenti di Putin e di Assad hanno distrutto quattro ospedali e una banca del sangue ad Aleppo. In uno dei raid ha perso la vita un bambino di due giorni. I quattro ospedali sono il Pediatrico, Al Bayan, Al Zahraa, Al Daqaq. Ci sono molte vittime civili, non si sa ancora quante. Il nesso tra questa tragedia e i Pokémon è ovvio: tanta gente gioca e si diverte e fa allegramente fesserie mentre altra gente viene seriamente massacrata. I Pokémon tolgono attenzione alla Siria? Purtroppo la Siria, l’Iraq, i massacri in Israele o quelli in Africa scontano il peccato della ripetitività: quando qualcosa accade troppo spesso cessa di essere una notizia, dovendosi intendere per notizia una variazione rispetto a una ipotetica normalità. Se i massacri in Siria diventano normalità, nessun mezzo di comunicazione di massa se ne occuperà più. In questo c’è anche una salvezza, come abbiamo accennato ieri: i lupi solitari, imboniti da Al Baghdadi o autoesaltatisi da sé, faranno notizia ancora per qualche tempo, e poi non smuoveranno più il cuore e la testa di nessuno. Come è accaduto con le decapitazioni o con gli incidenti stradali.  

E i Pokémon?
Cioè, il nuovo gioco del Pokémon Go, per il quale è impazzito l’intero Occidente. Beh, qui rassegniamoci al fatto che l’uomo gioca, e nel gioco è estremamente serio, e senza gioco non può vivere. Nel gioco c’è qualcosa di profondamente connesso con la vita, dato che giocano anche i cuccioli degli animali. Nel caso dell’homo sapiens il gioco è complicato dallo spessore della sua corteccia cerebrale e dalla sua inclinazione a collegare tra loro cose lontane e a creare simboli o metafore. I nostri antenati disegnavano bisonti sulle pareti delle caverne e li trafiggevano in effigie, sicuri che in questo modo avrebbero abbattuto sul serio i bisonti veri. Il calcio, il basket e gli altri giochi di squadra sono metafora della guerra e contribuiscono a tenerla lontana, e i giochi come il poker o gli scacchi simulano i duelli individuali che si facevano una volta, e che gli animali ancora praticano, per conquistare la bella.  

E questo Pokémon Go?
È la metafora di uno dei giochi più appassionanti per homo sapiens, cioè la caccia o, in sottordine, la caccia al tesoro. Lei sa come funziona, perché Gazzetta ne ha già parlato: scaricata l’App si può inquadrare col telefonino quello che si ha di fronte e, specie all’inizio, uno potrà vedere nella propria camera da letto o in mezzo al colonnato del Colosseo un Pikachu o un Abra o un Vaporeon, un Bulbasaur, uno Squirtle. E potrei continuare per 151 volte. È una tecnologia detta della «realtà aumentata» grazie alla quale a una scena reale, inquadrata dal cellulare, si sovrappone qun elemento virtuale. Combinato con un sistema misterioso di mappe, il nuovo gioco come sappiamo ha travolto il genere umano e permesso alla giapponese Nintendo, società finanziariamente piuttosto in bilico e che possiede una quota della Nantiac produttrice del gioco, di recuperare alla grande. In due giorni, il suo valore è cresciuto di 7,7 miliardi. Al 13 luglio, una settimana dopo il debutto, gli utenti nel mondo erano 21 milioni, con trend quotidiano in aumento.  

Problemi?
C’è naturalmente quello del rimbecillimento generale, insito però in tutte le manìe e non solo in questa. Vedo invece un problemo concreto di diritti.  

Cioè?
Tu fai apparire, per esempio, un Charmander in un corridoio della Galleria degli Uffizi. Ma se volessi appendere un quadro rappresentante Charmander nella sala dove sta la Primavera
di Botticelli non potresti mai o, al limite, dovresti pagare delle royalties enormi. La realtà aumentata di Pokémon Go sfrutta invece gli Uffizi o il Prado o il Louvre senza pagare dazio e non penso che queste emerite istituzioni, le quali chiedono soldi quando ristampi La Gioconda
o un Goya, staranno zitte per troppo tempo. Prepariamoci a una valanga mondiale di cause, dato che già oggi, intorno alla faccenda, girano troppi soldi. (leggi)

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