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 2016  luglio 20 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Tra i molti incubi del momento c’è quello dei lupi solitari. Cioè, un musulmano fa qualcosa di grave, accoltella o mette sotto qualcuno e subito ci si chiede: l’ha mosso l’Isis, direttamente o indirettamente, oppure è un delinquente qualsiasi, e che sia musulmano è solo un caso?

Per esempio?
Per esempio ieri a Laragne, un villaggio vacanze nelle Hautes-Alpes, siamo sempre nella regione della Provenza-Costa Azzurra. Un marocchino musulmano praticante ha aggredito a coltellate una madre di 46 anni e le sue tre figlie di 9, 12 e 14 anni, mandando all’ospedale in condizioni gravi la bambina di 9 anni, che hanno dovuto caricare d’urgenza su un elicottero e portare in ospedale a Grenoble. Il villaggio-vacanze è fatto a bungalow, il marocchino stava nel bungalow attaccato a quello della famiglia aggredita. Dopo l’attentato il marocchino, che di norma vive a Parigi, ha provato a fuggire con la sua macchina, ma la polizia lo ha bloccato e portato dentro. C’è la mano dell’Isis? Forse no, perché i testimoni non hanno neanche sentito il solito grido «Allah, Akbar». Però le agenzie lo hanno inserito nei fatti di terrorismo relativi ai lupi solitari, la strage di Nizza, il ragazzo di 17 anni sul treno tedesco, eccetera. Anche se da Laragne fanno sapere che il movente potrebbe essere l’abbigliamento della signora e delle sue figlie, forse, a giudizio del marocchino, troppo scoperte. Ci può stare anche questa. Nei suoi appelli alla jihad gli uomini del Califfo giudicano la Francia un paese «lurido e promiscuo». Dunque, potrebbe essere. Ma anche no. Intanto - ed è il segnale della sindrome - nulla sapendo preferiamo classificarlo come ipotetico lupo solitario.  

«Lupo solitario» è la nuova espressione per indicare il militante dell’Isis che si autoproclama combattente islamico e compie un’azione delittuosa vicino a casa sua, restando in genere ucciso ma ricevendo le lodi in rete del Califfo.
Esatto. L’ultimo caso è avvenuto in Germania l’altro giorno. Clamoroso anche perché la Germania, fino ad ora, è rimasta abbastanza immune da questi episodi. Un ragazzo afgano di 17 anni, di nome Muhammad Riad, salito sul treno che da Truchtlingen va a Würzburg, in Baviera. Tra le nove e le dieci di lunedì sera, a un tratto, senza una ragione apparente, ha tirato fuori un’accetta ed è saltato addosso ai passeggeri, una ventina di persone in tutto. Sono rimasti feriti quattro cittadini di Hong Kong, un uomo di 62 anni, la moglie 58enne, la figlia di 27 e il fidanzato 31enne della giovane. Un’altra donna è stata ferita da Muhammad mentre scappava. Qualcuno aveva intanto tirato il freno d’emergenza, il ragazzo s’è buttato giù dal treno, ed è fuggito verso il Meno. Qui lo hanno trovato gli agenti, i quali raccontano che Muhammad gli si è gettato addosso brandendo un coltello e gridando «Allah, Akbar». Quelli gli hanno sparato e l’hanno ammazzato. Il sottosegretario all’interno bavarese, Gerhard Eck, ha detto che uno dei cinque feriti è molto grave.  

Questo però è un attentato islamico vero.
Sì, Muhammad, come il suo collega di Nizza, è un autentico lupo solitario. Si sarebbe radicalizzato rapidamente, come si deduce da un testo pashtun trovato in camera sua, dove c’era anche una bandiera dell’Isis che s’era costruito con le sue mani. Su internet ci sono anche sue foto in tenuta da combattente. L’Isis, naturalmente, ha subito rivendicato: «È un nostro soldato». I vicini non avevano capito niente, lo hanno descritto alla polizia come un ragazzo tranquillo. Era arrivato dall’Afghanistan da solo (un «minore non accompagnato»), lo avevano accolto in un centro di Ochsenfurt e da due settimane stava in una famiglia. Gli attacchi alla Merkel per la sua politica giudicata troppo permissiva naturalmente si moltiplicano.  

Che senso ha la strategia dei lupi solitari?
Non dimentichiamo che quella in corso è soprattutto una lotta per la supremazia all’interno dell’Islam. Battuto sul terreno, Al Baghdadi fa vedere che continua a vincere in casa altrui. Attraverso internet ognuna di queste aggressioni diventa un evento enorme, capace di sedurre altri musulmani nel mondo. Al Adnani, il siriano portavoce del Califfato, è l’uomo che indottrina questi lupi solitari: «schiacciare le teste con un masso», «investire con le auto», «distruggere i raccolti e avvelenare i pozzi». Ogni disposizione fa riferimento a una sura del Corano. «Colpire con ogni mezzo a disposizione» e «in date altamente simboliche», come il 14 luglio.  

Non importa se il lupo solitario, manovrando magari un tir contro i passanti, uccide anche dei musulmani? Il 30 per cento delle vittime della Promenade des Anglais erano fedeli dell’Islam.
A questo Al Adnani risponde ricordando un vecchio appello del Califfo, che invitava i musulmani nel mondo a emigrare in Daesh. «Non sono venuti da noi?» dice Al Adnani «Peggio per loro». (leggi)

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