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 2016  febbraio 13 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

A Roma vedremo una bella partita per la carica di sindaco, una sfida tra Roberto Giachetti (se vincerà le primarie del Pd), Guido Bertolaso per il centro-destra finalmente d’accordo, un candidato del Movimento 5 Stelle che avrà comunque dietro parecchi consensi, Alfio Marchini e Stefano Fassina in gara da soli, più altri vari, tra cui l’ex presidente della Regione Lazio e ministro della Salute, Francesco Storace (destra-destra), e il comunista-comunista Alessandro Mustillo, messo in pista dal bolscevico e mai dimenticato Marco Rizzo.

La vera notizia è Bertolaso.
Eh già. Berlusconi l’aveva già candidato, la Meloni era d’accordo, ma ha sul groppone un paio di processi e Salvini non voleva. Senonché i tre del centro-destra, che a Milano si sono intesi su Stefano Parisi, per Roma ne hanno infilata una dopo l’altra: messo da parte Bertolaso, hanno rispolverato la vecchia idea di Berlusconi di mettersi nelle mani di Alfio Marchini, bello ricco e potente, nonché costruttore, nonché in affari, praticamente, con tutto l’arco costituzionale e anticostituzionale. Perfetto sotto tutti i punti di vista, per come la pensa Silvio. Senonché gli antenati di Marchini, benché palazzinati e miliardari - al punto che un Marchini fu anche padrone della Roma -, erano pure comunisti e un Alfio Marchini del primo dopoguerra regalò al Pci il palazzo di Botteghe Oscure (detto Bottegone), sicché la Meloni sentendosi proporre l’attuale Marchini addirittura come federatore del centro-destra ha risposto «io vicino a quel nome comunista? Mai». L’ultima volta la stessa Meloni, che aveva già rinunciato a correre per la carica di sindaco perché s’è trovata incinta proprio in questi giorni, ha annunciato che aveva lei il nome giusto per la Capitale, un nome di donna, «un nome fortissimo, ma non ve lo dico se no me lo bruciate». E il nome poi, che era incredibilmente quello di Rita Dalla Chiesa, è stato poi effettivamente bruciato nello spazio di un mattino. Rita, che deve aver dato un qualunque assenso iniziale, è scappata a gambe levate quando s’è resa conto degli sghignazzi dei giornali. I tre del centro-destra, ieri sera, sono quindi finalmente rinsaviti e hanno proposto un nome plausibile, ripescando Bertolaso. Che ha già accettato. Questa, come dice lei, è senz’altro la notizia.  

La prima volta aveva rifiutato lui, per ragioni strettamente familiari.
Una nipotina di Bertolaso è seriamente malata ed è in cura a Londra. Il nonno è sempre accanto a lei ed è per lei che in un primo tempo aveva rinunciato. Ma è vero che in quel momento c’era anche il “no” di Salvini e diciamo che il fatto della nipotina, pur assolutamente vero, è servito anche per togliersi di mezzo senza traumi. Ieri sera, dopo aver accettato la proposta di candidatura, Bertolaso ha poi assicurato che la nipotina sta molto meglio e che a questo punto ringrazia e accetta. Ha anche dettato una dichiarazione che è già un manifesto politico.  

Che cosa ha detto?
«Sono onorato della proposta che Berlusconi, Salvini e Meloni mi hanno formulato. Accetto questa nuova sfida consapevole che sarà indispensabile l’impegno di tutti e sarà altrettanto fondamentale dedicare ogni energia e ogni sforzo, ogni giorno, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini romani, per ridare decoro e prestigio a una città ormai ridotta davvero in condizioni di emergenza. Per amore di Roma, per la sua storia e per il rispetto che i romani meritano». Dichiarazione dettata da Londra e piuttosto significativa: l’uomo non avrebbe mai accettato di correre avendo la Lega contro, anche se la Lega a Roma conta poco.  

Come la mettiamo con i processi?
Mah. Uno è quello denominato «Grandi rischi bis», parente di quello che aveva messo sotto accusa i sei geologi incapaci di prevedere la grande scossa: condannati in primo grado, assolti tutti e sei in secondo, un esito che molto probabilmente sarà identico anche per Bertolaso. Il nostro uomo comparirà in aula all’Aquila il 4 marzo, due giorni prima delle primarie romane del Pd. È accusato di omicidio colposo plurimo. Un altro procedimento è quello iniziato per colpire la cosiddetta cricca degli appalti al G8 dell’isola Maddalena. Anche qui la previsione è che ne uscirà indenne (è già uscito indenne dalla faccenda della massaggiatrice che gli avrebbero reso dei favori sessuali in un centro sportivo romano). Condanne, comunque, non ce ne sono.  

L’uomo era comunque molto potente. Troppo potente.
Dimostrò però di essere efficiente. Troppo efficiente e Berlusconi stava per varare una legge che gli avrebbe dato ancora più poteri. A quel punto gli saltarono addosso. Sa che lui e il suo possibile avversario Giachetti hanno lavorato insieme per Francesco Rutelli all’epoca del Giubileo? Il tempo rimescola sempre le carte, e magari a Giachetti andranno anche un po’ di voti di destra e a Bertolaso un po’ di voti di sinistra. (leggi)

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