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 2016  febbraio 10 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Ieri, stessa solfa. Milano -3.2, Londra sotto di quasi un punto, Francoforte -1.11, Parigi -1.69 eccetera. Tokyo, che fa la politica espansiva e riconosce un tasso negativo sui titoli a dieci anni (primo caso nella storia), ha perso addirittura il 5.4. Accontentiamoci del fatto che, mentre scriviamo, Wall Street, incapace di decidere, non perde e non guadagna. Registriamo il coro secondo il quale l’Italia, nel caos generale, c’entra poco o niente, nonostante la situazione delle nostre banche e la scarsa dimestichezza con i problemi di finanza del nostro premier. Padoan ieri ha promesso che alla fine di quest’anno il nostro debito risulterà più basso. Promessa che ha commosso molto poco i venditori scatenati.

Cina.
C’è andata bene che il capodanno cinese ha tenuto chiuse quelle Borse. Ma riaprono oggi e il giudizio del mondo su quello che hanno fatto le autorità di Pechino per fronteggiare i crolli è impietoso: si tratta di dilettanti che non sanno quello che fanno. In cassa hanno molti meno soldi di prima (li hanno adoperati per comprare azioni delle loro aziende decotte e fermare il precipizio delle quotazioni) e una gran parte dei capitali in fuga verso gli Stati Uniti vengono proprio da qui.  

Germania.
Due problemi grossi come una casa. Il primo si chiama Deutsche Bank. Ha perso il 40% dall’inizio dell’anno, il 50% in sei mesi, ha chiuso il 2015 con un rosso di 6,8 miliardi, il 75% degli utili precrisi è stato distrutto dalle cause provocate dalle manipolazioni su cambi, derivati, mutui subprime. Ha più di sei miliardi di debiti ed è quotata al 40% del valore del suo capitale. Stiamo parlando della prima banca tedesca, che l’altro giorno ha dovuto giurare con un comunicato di avere abbastanza soldi in cassa per rimborsare, eventualmente, i suoi acquirenti di bond subordinati. Secondo problema tedesco: gli stessi parametri di Maastricht impongono che nessun paese della comunità abbia un surplus commerciale (export meno import) superiore al 6%. I tedeschi stanno sopra il 6% da cinque anni consecutivi e nel 2018 hanno addirittura segnato un +8,9. La loro forza schiaccia tutti gli altri e li obbligherebbe a redistribuire sul resto d’Europa il loro avanzo, ma non ci pensano nemmeno.  

Grecia.
Il Pil greco s’è ridotto di un quarto, il debito è al 185% del Pil, c’è il problema delle pensioni da tagliare (la minima, dopo appena 15 anni di contributi, deve scendere a 384 euro al mese), la disoccupazione è al 25,1%, non ci sono indennità di nessun tipo per chi ha perso il posto. I cinquantamila in piazza Syntagma dell’altro giorno dicono che il governo Tsipras è in pericolo, mentre la Troika non può cedere su nessun punto dato che qualunque concessione alla Grecia dovrebbe subito essere estesa a polacchi, danesi, svedesi, ungheresi e chiunque lo richieda. Accanto al caso Grecia metterei anche il caso Portogallo che ha presentato un bilancio in aperta violazione delle regole europee.  

Italia.
L’Italia ha il debito, e gli affanni complessivi delle banche, per le quali peraltro ha sborsato finora solo 1 miliardo, contro i 240 miliardi tedeschi messi sul tavolo fino al 2014. E poi c’è il nostro sistema lobbistico, mafiosetto, iperburocratizzato, paralizzato, soffocante. Qualcuno dice che i litigi sulle unioni civili o sui cinesi di Milano mentre il mondo ha ripreso a venir giù somigliano al valzer che si ballava sul Titanic poco prima della fine. Speriamo che non sia vero. (leggi)

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