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 2014  novembre 21 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Commozione, emozione, indignazione: pessimi consiglieri per preparare nuove leggi. E purtroppo ieri, dopo la sentenza eternit, siamo stati sommersi di prese di posizione commosse, emozionate indignate. Si tratta di comunicati e dichiarazioni che in genere invocano il cambio della legge, modificata l’ultima volta nel 2005 (governo Berlusconi) e ritenuta a questo punto, specialmente dai dichiaratori di sinistra, la responsabile numero uno della frittata combinata nei tre gradi giudizio. Perché la frittata, parrebbe, riguarda tutto il processo, e non solo il suo ultimo atto.

Diamo intanto conto di queste prese di posizione.
Prima di tutto c’è un virgolettato dello stesso Renzi. «O la videnda eternit non è un reato o, se è un reato ma è prescritto, bisogna cambiare le regole del gioco della prescrizione. Da premier dico: processi più veloci, senza l’incubo della prescrizione. Ci sono dei dolori che non hanno tempo: mi colpiscono da cittadino, e mi fanno venire i brividi, le interviste a qualche familiare, vedove o figlie, che mostrano una dignità pazzesca, che crede nella giustizia e continua a combattere». S’aggregano, a questa, altre dichiarazioni, tutte unanimi nel chiedere una nuova legge: Sabelli, presidente dell’Associazione nazionale Magistrati, il ministro della Giustizia Andrea Orlando («la prossima settimana andrà in Parlamento una nuova disciplina della prescrizione approvata dal Consiglio dei ministri» e inoltre «bisogna approvare la riforma dei reati ambientali al più presto»), all’unisono Boldrini e Grasso, con l’accordo per far partire la discussione sulla nuova normativa alla Camera, la Cgil («corsia preferenziale per la nuova prescrizione»), Legambiente, don Ciotti, il sopravvissuto del rogo ThyssenKrupp di Torino e oggi deputato del Pd Boccuzzi, Felice Casson (dà la colpa alle lentezze del Parlamento), eccetera eccetera, con la destra che difende la Cassazione, il M5S che vuole l’approvazione della sua legge, e gli esperti che ci catapultano sul tavolo i numeri della prescrizione, e cioè 70 mila prescrizioni su 113.057 processi interevenute nelle indagini preliminari nell’anno 2012, in cui le prescrizioni risultano in calo sul 2011. Eccetera eccetera.  

Siamo d’accordo che la sentenza della Cassazione lascia l’amaro in bocca o no?
Non amaro, ma amarissimo. E però mi lascia l’amaro in bocca pure la discussione. Perché con la logica applicata dalla Cassazione nessun termine di prescrizione sarebbe stato sufficiente per condanare l’unico imputato Stephan Schmidhein: la Cassazione ha infatti stabilito - così pare di capire, anche se le motivazioni non sono ancora pubblicate - che il reato di disastro ha finito di consumarsi nel 1986, quando hanno chiuso le quattro fabbriche di eternit (Casale, Cavagnolo, Rubiera, Bagnoli). Non si può ammettere -dicono i giudici supremi - che il reato di disastro si prolunghi nel tempo anche dopo che le fabbriche hanno chiuso. Quale legge sulla prescrizione, se questa tesi è vera, riuscirebbe a comprendere fatti avvenuti ventotto anni prima?  

Quindi ha sbagliato Guariniello, quando ha scelto l’imputazione di disastro e non quella di omicidio?
Guariniello ricorda che sono ancora in piedi per le morti eternit altri tre procedimenti e tra questi uno in cui Schmidheiny è indagato per “omicidio volontario" per il mesotelioma da cui sono state colpite 256 persone. L’omicidio volontario può essere punito con l’ergastolo, quindi non esiste prescrizione. Ma sta in piedi l’accusa di omicidio volontario? Guariniello tentò la carta dell’omicidio volontario anche nel processo per il rogo ThyssenKrupp e gli andò male. "Omicidio volontario" significa che io ho fatto certe cose con il proposito premeditato di ucciderti. Sono forzature, temo, che non portano da nessuna parte.  

Molti pensano, e magari non lo dicono, che in questa sentenza della Cassazione e anche nel ThyssenKrupp ci siano cose poco pulite.
Non si può esaltare la magistratura quando rinvia a giudizio Verdini e massacrarla quando applica la prescrizione in un modo che non ci piace.  

Che cos’è alla fine la prescrizione? E come funziona?
«Gli effetti giuridici del trascorrere del tempo». Se dal reato è passato troppo tempo, c’è una convenienza sociale a mettere una pietra su tutto. Oltre tutto, la pena, nel sistema italiano, ha anche un fine rieducativo, e quale reo avrà bisogno di essere rieducato a una distanza così lunga dalla sua colpa? Premesso che i casi e i sottocasi sono un’infinità, in genere la prescrizione scatta quando è trascorso un tempo pari al massimo della pena prevista per quel reato. Tra le complicazioni possibili c’è quella che è spesso poco chiaro il momento da cui si comincia a contare il tempo della prescrizione. Ora ci si propone di cambiare tutto con nuove norme. Ma come saranno scritte queste norme? Perché è ormai chiaro che le nostre norme sono in genere scritte in modo da poter essere interpretate nei modi più disparati, o da essere del tutto incomprensibili. Gli attacchi alle modifiche introdotte, peraltro furbescamente, da Berlusconi nel 2005 non sono troppo convincenti: le prescrizioni nel 1996 furono 56.486 e nel 2003, quando la legge Cirielli non era ancora stata approvata, furono il quadruplo, cioè 206 mila.   (leggi)

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