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 2014  settembre 23 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Denis Verdini è stato rinviato a giudizio per una faccenda di cui si parla da anni e la cosa ha dato la stura a due tipi di speculazione politica, che naturalmente respingiamo in toto. Prima speculazione, quella del Movimento 5 Stelle, per bocca dell’onorevole Alessandro Di Battista: «Verdini appena rinviato a giudizio per finanziamento illecito... e ora chi ce la riscrive la Costituzione? Questa è la gente che sostiene il Pd, che detta le regole al Pd, che riscrive la Costituzione con il Pd. Questa è la gente che sostiene Renzi, che detta le regole a Renzi, che scrive i decreti assieme a Renzi. Io vi rispetto, rispetto le critiche che muovete al M5S, rispetto le vostre idee, tuttavia mi chiedo, dal profondo del cuore, come potete sopportare tutto questo? Come potete restare in silenzio nel momento in cui il vostro partito, il partito in cui credete legittimamente, viene infangato da certi personaggi? Vi prego, aprite gli occhi».

Ma Verdini non è un uomo di Berlusconi?
Sì, appunto, è l’uomo che organizza o organizzava la vita politica di Berlusconi e specialmente quella parlamentare, mago dei numeri, capace di prevedere al millimetro l’andamento di un voto, il numero di tradimenti... Ma è fiorentino, e in quanto fiorentino conosce benissimo Renzi, anzi è amico di Renzi, i due si telefonano, «Ciao Denis», «Senti Matteo ti volevo dire...» eccetera eccetera. Verdini sarebbe il perno che ha reso possibile l’alleanza tra Renzi e Berlusconi, il famoso patto del Nazareno avversato con tutte le forze dalla sinistra del Pd e dalla destra di Forza Italia. Quindi, i grillini fanno un tutt’uno, il rinvio a giudizio di Verdini è una specie di rinvio a giudizio del patto del Nazareno, cortocircuiti piuttosto normali nella politica italiana.  

E la seconda speculazione?
È speculare alla prima e parte dagli stessi presupposti tutti da dimostrare. La magistratura contrattacca perché Renzi gli vuol tagliare le ferie e ridimensionarla, prima il padre Tiziano, adesso l’amicone, in un unico disegno politico-giudiziario. L’inchiesta nella quale è coinvolto Verdini è cominciata in realtà addirittura nel 2011.  

Sentiamo
Per capir bene la cosa bisogna per un momento dimenticare il nome di Verdini e ricordare invece una vecchia storia, abbastanza tipica, abbastanza curiosa e abbastanza significativa, accaduta il 31 gennaio del 2011. La mattina di quel giorno il senatore Riccardo Conti, bresciano e immobiliarista di mestiere, democristiano a suo tempo, poi casiniano, poi seguace di Follini, quindi adepto di Giovanardi e infine di Berlusconi, un uomo d’affari che ha quote nella Lux di Bernabei, nella Brevivet che organizza pellegrinaggi, eccetera eccetera, bene costui la mattina di quel 31 gennaio 2011 compra per 26 milioni e mezzo di euro un palazzo in via della Stamperia 64, a Roma. Via della Stamperia sta dietro piazza Fontana di Trevi, è la strada in cui abitava Pertini, il palazzo in questione ha una superficie di 3.900 metri quadri distribuiti su cinque piani e un seminterrato. Il venditore è il fondo Omega, in cui la banca Intesa San Paolo ha una partecipazione del 30 per cento. Dal punto di vista del venditore, cioè del Fondo Omega, gestito dalla Idea Fimit di Massimo Caputi proprio per valorizzare il patrimonio immobiliare di Intesa, l’affare sembra ottimo: la cessione è avvenuta «ad un valore del 52% superiore a quello di acquisizione e del 131% in più rispetto al capitale investito».  

Dov’è il problema?
Il problema è che nel pomeriggio di quello stesso 31 gennaio 2011 il senatore Conti ha rivenduto il palazzo in questione per 44,5 milioni all’Enpap, ente di previdenza degli psicologi, guadagnando in un paio d’ore 18 milioni di euro e senza sborsare un centesimo perché la prima tranche del pagamento a Caputi era da saldere il 3 febbraio e intanto il senatore aveva già incassato 7 milioni dagli psicologi. È possibile che gli psicologi siano solo degli allocchi, è pure possibile che sotto ci sia un trucco. In ogni caso lo psicologo-compratore, che si chiama incredibilmente Angelo Arcicasa, e il medesino Conti andranno a processo, oltre che per finanziamento illecito, anche per concorso in truffa aggravata. Conti inoltre non avrebbe versato un’Iva da 8,5 milioni e ha già subito un sequestro di beni per somma analoga. Insomma guaio grosso di cui capiremo il garbuglio a partire dal 9 gennaio.  

E dov’è che entra in scena Verdini?
In quelle stesse ore Conti ha versato alla moglie di Verdini, con un assegno, un milione e 150 mila euro. Come mai? Formalmente per una penale legata a un contratto di finanziamento non rispettato. I giudici ci credono poco. O almeno: sospettano che tutto il giro nasconda ben altro. Che cosa però? Forse niente. Ma chi lo sa? (leggi)

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