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 2014  luglio 23 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Giancarlo Galan, l’omone gran battagliero di Forza Italia, che fu già presidente della Regione Veneto per 15 anni, deputato, senatore e ministro di Berlusconi, finirà nel carcere di Opera, nel Milanese. Ieri sera intorno alle 20 è stato raggiunto dall’ordinanza d’arresto dei magistrati di Venezia. La Camera dei Deputati ha infatti votato a favore dell’arresto chiesto dai pm che indagano sul Mose: 395 sì, 138 no, due astenuti. Gli hanno dato addosso anche la Lega e Scelta Civica. È venuto a votare anche Enrico Letta, probabilmente a favore dell’arresto. Il Pd aveva il maggior numero di assenti, 17, e tra questi Bersani, Civati e Fassina.

• Significa qualcosa?Credo di no, e del resto il Pd ha votato anche per l’arresto del suo Francantonio Genovese, qualche settimana fa. Ma le agenzie hanno notato queste assenze, e io gliele riferisco. Galan ha una gamba rotta e Brunetta ha chiesto, a inizio seduta, che si rinviasse il voto per permettere all’accusato di difendersi in aula. Richiesta respinta. Pochi minuti dopo il voto, è arrivata anche la dimissione dall’ospedale di Este, dove il parlamentare era ricoverato. Non si tratta di un ricovero­scusa: s’è rotto una gamba scivolando in giardino mentre stava potando le rose, ci sono anche le fotografie. La prima prognosi dei medici era stata di quaranta giorni, cioè Galan sarebbe uscito più o meno a Ferragosto. I dottieri, l’hanno buttato fuori prima e ieri, in carrozzella, l’uomo se la prendeva con tutto e con tutti «sono incazz... e sapete anche con chi». Ha telefonato lui ai carabinieri per sapere come a questo punto avrebbe deputato comportarsi. I suoi legali avevano annunciato una nuova istanza per la concessione dei domiciliari.


• Di che cosa lo accusano?
Di  aver preso soldi da quelli del Mose, il Consorzio Venezia Nuova che sotto la gestione di Giovanni Mazzacurati ha pagato praticamente tutti, secondo una schema facile da riassumere: arrivavano soldi da Roma e il Consorzio li distribuiva a tutti quelli che avrebbero potuto anche minimamente dare fastidio. La segretaria di Galan e l’altro accusatore, Piergiorgio Baita (che ha guidato la Mantovani, l’impresa di costruzioni massimamente favorita dai giochi veneziani), dicono che tirava su, grazie a quelli del Mose, anche un milione l’anno. Gli avrebbero ristrutturato la villa, avrebbero operato attra verso un suo conto a San Marino...


• E lui?
Nega tutto. Risulta aver fatto società, a un certo punto, con i suoi accusatori e i soldi gli sarebbero arrivati per questa via. Galan dice che sono fesserie, la società in questione non ha mai fatto niente, lui non se n’è mai occupato, sul conto di San Marino ha operato la sua segretaria falsificandogli la firma, cinquantamila euro che sono entrati e usciti, eccetera eccetera. Cade simpaticamente dalle nuvole su quasi tutto. E, quando non cade dalle nuvole, dice a quelli che lo intervistano (è uno che si lascia facilmente intervistare): «Ah, questo non te lo dico. Questo lo devo riferire ai magistrati».


• Persecuzione?
Non lo so. Sono tentato di dire di no, intanto perché i magistrati del Mose si muovono sulla base di memoriali e di confessioni dei protagonisti della vicenda. Poi c’è la sentenza che ha assolto Berlusconi sul caso Ruby, questo deve comunque indurci a diffidare un po’ meno delle intenzioni dei giudici. Intendiamoci, in questo caso siamo ancora alla fase delle indagini, fino all’ultimo grado di giudizio Galan è innocente e tocca ai magistrati dimostrare che è colpevole. Certo, forse il carcere preventivo non era necessario a norma dei tre principi che lo regolano: l’imputato può essere messo in galera prima del processo solo se c’è il pericolo che fugga, se può inquinare le prove, se può ripetere il reato. Non mi pare che sussista, nel caso, nessuna di queste tre condizioni. 


• Berlusconi?
S’è detto dispiaciutissimo: «Trovo particolarmente ingiusto che, non accettando il rinvio del voto proposto da Forza Italia, sia stato impedito a Galan di essere presente in aula per potersi difendere dalle accuse che gli sono state rivolte. Sono vicino a Giancarlo, della cui correttezza dopo trent’anni di collaborazione e amicizia sono assolutamente certo, in questo momento così drammatico e difficile». Quelli del movimento Cinquestelle gli hanno chiesto di dimettersi da presidente della commissione Cultura, dato che la sua detenzione «potrebbe rallentarne i lavori». Credo che Galan, da questo punto di vista un tipaccio, non gli darà minimamente retta.    
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