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 2010  aprile 16 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri è morto Raimondio Vianello, che il prossimo 7 maggio avrebbe compiuto 88 anni. Lo avevano portato al San Raffaele lo scorso 4 aprile. Era però già sfinito dalla malattia e ha resistito poco più di un mese. Sandra Mondaini, la moglie, gli è stata sempre vicino, così come negli ultimi cinquant’anni. Quando Raimondo ha chiuso gli occhi per sempre, s’è fatta portare a casa – una bella casa costruita da Berlusconi nella residenza Acquario di Milano 2 – e ha dato ordine di non aprire a nessuno, di non rispondere al telefono, di lasciarla sola. Adesso si occupa di tutto la nipote Virginia. Non c’è bisogno di spiegare al pubblico la disperazione della Mondaini: i due erano inseparabili, sono stati sempre insieme, si sono presi in giro reciprocamente sul palcoscenico per non lasciarsi mai un istante nella vita vera, un esempio raro di affiatamento e di amore, mai intaccato da un pettegolezzo o da una volgarità. Ed erano poi due bellezze. Sandra con gli occhi da gatta e il corpo da soubrette (è stata una gran soubrette del teatro di rivista), Raimondo alto, elegante, spiritoso. I funerali di Vianello si svolgeranno sabato alle 11 nella chiesa di Milano 2. La camera ardente sarà allestita nella sede degli uffici Mediaset dalle 11 alle 20. Grandissimo cordoglio in tutto il mondo dello spettacolo e, anche, nel mondo politico. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha ricordato come «il popolare attore che tanto ha dato al teatro, al cinema e alla tv italiani».

A me viene in mente che le scenette in televisione di Casa Vianello finivano sempre con Sandra e Raimondo a letto, e lui che leggeva la Gazzetta dello Sport.
Sì, possiamo dire che era uno dei nostri. Bisogna ricordarlo con un certo tono leggero, anche in questa circostanza così dolorosa, perché Raimondo ha scherzato su tutto e non approverebbe un discorso alla sua memoria che non facesse almeno sorridere. Nel ”72 gli venne un cancro e bisognò togliergli un rene. Ma c’erano i Giochi di Monaco e lui voleva sapere se l’operazione l’avrebbe costretto poi a star supino, senza poter guardare la televisione e le gare. Intervenne Sandra, abbastanza inorridita: «Scusa Raimondo, hai il cancro e pensi ai Giochi?». «Beh, ci tengo – rispose lui – potrebbero essere le mie ultime Olimpiadi». Suppongo che il suo più grande rammarico, adesso, sia di non poter vedere i Mondiali. Era uno dei pochi, nel ”54, ad avere il televisore proprio per via della Coppa Rimet che sarebbe stata vinta dal Brasile.

Perché ho l’impressione che sia scomparso qualcosa di nostro, qualcosa che ci apparteneva intimamente e che adesso non abbiamo più?
Non so se non lo abbiamo più, io spero che da qualche parte ci sia ancora. la capacità di ridere di noi stessi senza farci del male, di scherzare senza sfottere, di sorridere senza ferire. Raimondo ha fatto questo nelle sue celebri trasmissioni televisive – parlo di Pressing – dove ha stemperato con la sua bonarietà uno dei fenomeni che noi viviamo più drammaticamente, cioè il calcio. Ma aveva fatto questo anche prima, nella famosa accoppiata con Ugo Tognazzi (era il celebre Un due tre televisivo) . Quando comunisti e democristiani si davano addosso all’arma bianca – cioè negli anni Cinquanta – Ugo e Raimondo si permisero di giocare con una caduta dalla sedia di quel musone di Gronchi, allora presidente della Repubblica. I due rifecero il cascatone in tv, con la battuta «Chi ti credi di essere?», e furono allontanati dalla Rai fino a nuovo ordine. Se i potenti avessero saputo ridere, avremmo forse adesso un Paese diverso. Ma Raimondo non se la prese più di tanto. Del resto diceva: «Io non sono un attore. Io mi devo solo divertire». Il padre – un ammiraglio – voleva farne un diplomatico. Alla prima occasione lui se la diede a gambe.

Una sua battuta?
Nel 1998: «Il mio sogno segreto sarebbe fare una Carramba che sorpresa al contrario. Dire all’ospite: le piacerebbe poter riabbracciare suo fratello emigrato in Australia nel ”54? Ebbene non è possibile perché è mortoooo!».

Una sua battuta su Sandra?
Beh, è famosa la sua risposta a un giornalista che gli chiedeva che cosa avrebbero voluto fare insieme che non gli era ancora riuscito. E Raimondo subito: «Il divorzio!». Ma ce n’è un’altra ancora migliore: «Sono entusiasta della mia esperienza matrimoniale con Sandra, e la rifareri senz’altro. Con un’altra».

Berlusconiano convinto, però, eh?
Sì. Però quando il Cavaliere andò a Porta a porta a firmare il contratto degli italiani, Raimondo non ebbe timore di commentare: «Mi sono addormentato a metà delle promesse». [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 16/4/2010]

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