Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Milano è di nuovo una città carica di veleni, dato che da 14 giorni il livello delle polveri sottili nell’aria è superiore alla soglia consentita di 50 microgrammi per metro cubo. proprio il numero di giorni fuori-legge quello che deve destare preoccupazione. Non solo per i danni che si infliggono alla salute dei cittadini, ma anche perché la normativa europea quest’anno consente appena sette giorni di deroga. E Milano ha già ampiamente superato questo limite.
• Ma la Moratti non aveva messo una specie di biglietto di ingresso al centro della città proprio per diminuire lo smog?
Sì, l’Ecopass, e i risultati di quell’iniziativa, voluta soprattutto dall’assessore Edoardo Croci, sono assai interessanti. Nel 2008, primo anno dell’esperimento, le centralina del Verziere, posta al centro della città, fece registrare appena 78 giorni di smog sopra le soglie, record assoluto, il miglior risultato da quando si misura l’inquinamento dell’aria. Nell’anno 2009, però, la situazione era già peggiorata: 106 giorni rossi. E il 2010 si presenta, fin da questo primo mese, ancora peggiore del 2009: dal primo gennaio, come hanno scritto Gianni Santucci e Armando Stella sul Corriere della Sera di ieri, s’è respirato per soli sei giorni su 25.
• Come mai?
Secondo l’opinione generale vi sono troppe deroghe. In particolare sono esentati dalla normativa le auto Euro 4 diesel senza filtro anti-particolato. Queste macchine, altamente inquinanti (siamo allo stesso livello degli Euro 0, a cui è vietato circolare), possono entrare in centro senza pagare e questo privilegio è stato rinnovato lo scorso Natale fino al 31 dicembre 2010, salvo una verifica da compiersi alla fine di aprile. Caro amico, gliela dico chiaramente: è una faccenda elettorale, dietro a cui stanno soprattutto le associazioni dei commercianti. Lo scorso novembre l’assessore Croci è stato indotto a dimettersi spontaneamente, cosa che ha fatto con grandissima signorilità e senza sollevare alcuna polemica. Si sono poi moltiplicate le deroghe. Perché, a quanto pare, mentre il cancro provocato dallo smog è una disgrazia di là da venire, il fastidio di dover girare per il centro potrebbe far perdere voti subito e specialmente alle prossime Regionali. Non c’è partito che non sia sensibile a questo argomento. E infatti la faccenda è stata seguita con particolare attenzione dal coordinatore del Pdl Ignazio La Russa, che non vuole creare scontento tra i cittadini al volante.
• Quindi fino a marzo non vi saranno provvedimenti capaci di fronteggiare lo smog?
A quanto capisco, no. Anche se stanotte dovrebbe esserci l’occupazione del Comune da parte dei consiglieri Enrico Fedrighini (Verdi) e Carlo Montalbetti (lista Milano Civica). Non si tratta tuttavia solo di una questione di salute. C’è anche una questione di soldi e un problema legato al resto della città.
• Nel senso che se il centro torna a essere inquinato ne soffre anche il resto della città?
Nel senso che, dopo aver ripulito l’aria del centro (otto chilometri quadrati), bisognava cominciare a ripulire anche il resto, dato che i cittadini che vivono in periferia o in semiperiferia non sono certamente milanesi di serie B. accaduto invece che il livello di polveri sottili si è innalzato nel 2009 anche perché è difficile mantenere un’isola pulita quando è circondata da un ambiente sporco. Sarebbe stato quindi necessario: primo, allargare l’area del ticket; secondo, restringere il numero di ingressi cioè far pagare più cari il biglietto. In questo modo, si sarebbero potuti incassare denari da investire sui mezzi pubblici.
• Quanti soldi fa girare il sistema dell’Ecopass?
Un milione di euro al mese, 21 milioni di euro in pedaggi finora senza contare i 520 mila euro che si incassano ogni anno per le multe. Il milione al mese finanzia il sistema (centraline, installazione, hardware e software sui 43 varchi, eccetera) quindi per ora non ci sono risorse da destinare ai mezzi pubblici. Ma se si facessero pagare questi famosi Diesel… Si tratta di 11 mila macchine al giorno, il 13 per cento del traffico totale, che dovrebbero sborsare 5 euro per entrare in centro. Permanendo la situazione attuale, invece, i benefici ottenuti con l’Ecopass e con i 21 milioni spesi dai milanesi saranno totalmente vanificati alla fine dell’anno prossimo, quei soldi a quella data cioè saranno stati buttati al vento. Bisogna sperare che l’indagine aperta dalla Procura sui vertici di Comune, Provincia e Regione e la procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea contro l’Italia e la Lombardia smuovano qualcosa. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 26/1/2010]
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