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 2009  ottobre 13 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

L’influenza A sta arrivando op­pure no? Ecco qualcosa che vor­remmo sapere adesso e di cui in­vece saremo sicuri a Pasqua. In giro c’è parecchio scetticismo: i grandi allarmi sulla Sars, sul­l’aviaria, sulla mucca pazza produssero fiumi di articoli e – per fortuna – pochissimi mala­ti. Merito della prevenzione messa in campo allora? Oppu­re: pericolo scampato grazie al fatto che l’andamento delle epi­demie non è troppo dissimile da quello del maltempo, cioè può venire o non venire indipenden­temente da quello che prevedo­no gli scienziati? O anche: fur­beria delle case farmaceutiche del mondo, che nel caso dell’in­fluenza suina sono oltre tutto soltanto tre? Si lancia l’allar­me, si vendono vagonate di con­fezioni e di vaccini, e si chiudo­no bilanci fantasmagorici, no­nostante la crisi. Questa terza ipotesi è in definitiva la più peri­colosa, perché prima o poi un allarme vero arriverà. E a forza di gridare “al lupo, al lupo” ri­schiamo di farci trovare impre­parati.

Tutto questo pistolotto come mai?
Intanto perché i casi di influen­za continuano a contarsi sulla punta delle dita. Ieri si sono presentati all’ospedale di La Spezia due marocchini. Aveva­no la A ed erano stati spediti lì da Sarzana. Uno dei due è scappato (probabilmente un clandestino), l’altro sta in ria­nimazione, ma secondo i medi­ci nessuno dei due è grave. Più preoccupante lo stato di un de­tenuto ristretto a Sollicciano, risultato positivo al virus, ma­lato di altre patologie e ricove­rato adesso all’Ospedale Torre Galli di Firenze. grave e lo stare in carcere – un ambiente chiuso, dove qualunque conta­gio ha più facilità di diffonder­si – è un motivo di preoccupa­zione ulteriore. C’è una dura dichiarazione contro il gover­no «che non fa niente» del se­gretario della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno. Naturalmente l’attacco del sindacalista ci im­pressiona, ma nel complesso la malattia vera sembra anco­ra distante. Ieri però si sono vi­sti in Lussemburgo i ministri della Salute dell’Unione euro­pea proprio per discutere del­l’influenza. Quindi il nostro scetticismo e le nostre spirito­saggini sono fuori luogo. Chi se ne intende ci crede.

Che cosa hanno deciso?
Il problema più grave è quello dei dieci Paesi che non sono pronti ad affrontare l’epide­mia, sostanzialmente perché non hanno soldi e le case non gli fanno sconti. Lei capisce che se l’influenza non trova ostacoli in dieci punti del conti­nente, sarà difficile debellarla sul serio. I virus H1N1, poi, so­no capaci di continuare a gira­re per anni e anni e, a forza di girare, potrebbero tramutarsi, dalla forma lieve che tutti pre­vedono, alla forma aggressiva che tutti temono. Dunque aiu­tare i dieci Paesi fa parte di una strategia globale che è nel nostro interesse. Sostanzial­mente, i ministri si sono dati la facoltà di girare a questi Paesi i vaccini che avanzeranno. Hanno anche consigliato di fa­re consorzi, in modo da spun­tare dalle case farmaceutiche prezzi più bassi. Consiglio se­guito da Lettonia, Estonia, Li­tuania, Bulgaria e Malta.

Da noi questa benedetta in­fluenza quando arriverà?

Un picco dovrebbe esserci a gennaio. Così almeno pensa il nostro vice-ministro alla Salu­te Ferruccio Fazio. Ieri sono ar­rivate le prime 500 mila dosi ( nella foto Ansa , la distribuzio­ne a Firenze ), tutte comprate dalla Novartis, in distribuzio­ne da oggi. Le agenzie dicono che domani ci sarà il primo lombardo vaccinato, senza specificare se sarà anche il pri­mo italiano. Ci sarà poi un se­condo picco più in là. Fazio continua a sostenere però che affronteremo un’epidemia leg­gera, che si potrà tenere a ba­da nel solito modo: lavarsi spesso le mani, coprirsi la boc­ca quando si tossisce o starnu­tisce, fazzoletti di carta, ma­scherine. A proposito di ma­scherine, in Bolivia hanno de­ciso di non concedere l’acces­so in banca a chi ha la masche­rina perché parecchi rapinato­ri ne hanno approfittato.

Chi saranno i primi a esser vaccinati?
Le priorità sono quelle già co­municate: personale dei servi­zi essenziali, donne al secon­do o al terzo trimestre di gravi­danza, persone a rischio di età compresa tra 6 mesi e 65 anni, persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, persone tra i 18 e i 27 anni, non incluse nei pre­cedenti punti. Per le donne in­cinte e per le persone tra i 6 ed i 17 anni si attende il ’via libe­ra’, a questo punto probabile, del Consiglio superiore di Sani­tà.

In tutto?
Il 40 per cento della popolazio­ne, cioè 24 milioni di italiani. Il primo blocco, che si comince­rà a smaltire da domani, è di otto milioni e mezzo di cittadi­ni. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 13/10/2009]
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