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 2008  ottobre 27 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Settimana decisiva per Alitalia...

Come sarebbe? Non era tutto risolto?
Se mi fa finire di parlare... No, non era tutto risolto. Dunque, stavo dicendo: settimana decisiva per Alitalia. Domani si riuniscono i soci e deliberano sulla trasformazione di Cai da società a responsabilità limitata (srl) a società per azioni (spa). Cai – glielo ricordo – è la società che deve comprare dal commissario Fantozzi la polpa della compagnia. La quale ha volato in queste settimane e continuerà ancora a volare fino al 30 novembre agli ordini di Fantozzi. Dico “volare” e devo subito farle sapere che questi voli sono andati via via diminuendo, dato che il commissario doveva contenere le perdite e gli aerei viaggiavano troppo spesso vuoti. Ci sono in questo momento 44 velivoli a terra e il numero di passeggeri rispetto all’anno scorso è diminuito del 28,3%. In ogni caso, per riassumere le ultime puntate, Cai era impegnata nell’acquisto della parte buona della compagnia mentre la parte cattiva (debiti e perdite) sarebbero rimasti in capo al commissario. Senonché i soci di Cai hanno finora fatto molta teoria e poca pratica. Adesso, questa settimana, devono tirare fuori i soldi. Quanti soldi? Lo decidono appunto domani: qualcosa che sta tra il milione e il milione e duecentomila euro. Entro giovedì di questa settimana deve poi finire la discussione con i sindacati sui contratti d’assunzione...

Ma ancora si parla di questo? Non c’era stato tutto quel gran dramma con la Cgil che entrava e usciva, i piloti indignati eccetera?
E’ ancora tutto in piedi. Si sa solo che gli assunti saranno 12.639. I piloti però non vogliono più essere inquadrati come dirigenti, status che li renderebbe facilmente licenziabili, e pretendono di avere in cambio un contratto di lavoro tutto per loro. Questo permetterebbe alle due sigle di categoria (Anpac e Up) di sopravvivere bene alla trasformazione e di conservare pressoché intatto il vecchio potere di interdizione. Cai naturalmente non ne vuole neanche sentir parlare e ha detto ancora una volta che, se i piloti non firmano, venerdì non presenterà l’offerta. Non so se mi spiego.

Fallimento?
Se non c’è un’offerta... Ma ci sono altre incognite. Dopo la chiusura di un paio di mesi fa, è arrivata la crisi finanziaria. Parecchi soci avrebbero molta meno voglia di tirar fuori soldi per la compagnia, in un momento in cui la liquidità è tanto preziosa. Lo stesso Colaninno, che s’era impegnato per 150 milioni, dovrebbe essere sceso, almeno nelle intenzioni, a 100 milioni. Pensi un pò’ per farseli prestare s’era messo d’accordo con Lehman! Colaninno, che come ricorderà è il presidente di Cai, sta cercando di far cassa vendendo la sua Rodriquez Cantieri Navali, ma gli acquirenti più a portata di mano – Finmeccanica e Fincantieri – hanno spiegato che non vogliono comprare. Potrebbe vendere il pacchetto Unicredit. Ma ai prezzi di adesso!

Mi sta dicendo che potrebbe saltare tutto?
No. Colaninno risolverà le sue questioni e rimarrà al suo posto. possibile che mollino Aponte e il fondo Clessidra, ma dovrebbero subentrare Francesco Micheli e Nerio Alessandri con 30-50 milioni a testa. Poi c’è il partner straniero che dovrebbe portare 150-200 milioni. Non si sa ancora se sarà Air France o Lufthansa, come chiede Formigoni (Lufthansa sembra meglio intenzionata su Malpensa). Tenga conto poi che un advisor ha valutato Alitalia 700-900 milioni e che Bruxelles potrebbe pretendere un’asta per l’aggiudicazione della compagnia. Cai sta pensando a un capitale di un miliardo e due anche per rintuzzare eventuali concorrenti che venissero a darle fastido sul prezzo. Bruxelles è in effetti un problema.

Perché?
Il prossimo 12 novembre Bruxelles sancirà che i 300 milioni versati da Prodi ad Alitalia e trasformati da Tremonti in patrimonio sono un aiuto di stato e andranno restituiti. Chi dovrà restituirli? Quelli di Cai non ci pensano proprio e vogliono rassicurazioni assolute dal governo. Se non sarà Cai sarà allora la bad company di Fantozzi, che potrà ridare i soldi al Tesoro solo facendo piangere gli altri creditori. Costoro potrebbero allora andare in tribunale e sostenere che la nuova Cai è la continuazione della vecchia Alitalia e deve farsi carico dei debiti. I quali, stando all’ultima valutazione (fine agosto), ammontavano a 1,246 miliardi. Ma, al momento delle cause, potrebbero essere parecchi di più: ci sono infatti anche i 900 milioni di Carlo Toto (Air One) che da qualche parte dovranno pur finire. Toto sostiene che a fronte di quei 900 milioni di debiti ci sono 300 milioni di crediti e 675 milioni di aerei. Numeri ancora buoni dopo la crisi finanziaria e le pesanti svalutazioni a cui tutti sono stati costretti? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 27/10/2008]

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