Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Ieri sera a Firenze, nella Chiesa di Santa Maria del Fiore, 184 lettori hanno declamato all’unisono l’ultimo canto della Divina Commedia: «Vergine madre, figlia del tuo figlio/umile e alta più che creatura...»
• Scusi, che c’entra? Il Direttore ci aveva detto di parlare del Family Day a Roma...
Già, già. Ieri è stato tutto un fervore religioso. Il Papa in Brasile, Dante a Firenze, Prodi che ha parlato di cattolicesimo a Stoccarda e naturalmente c’è stata la manifestazione di piazza San Giovanni. Nessun discorso vale come la rassegna pura e semplice delle sigle che hanno partecipat Associazione Roveto Ardente, Alpini Cristiani, Famiglie Separate Cristiane, Cammino Neocatecumenale, Associazione Misericordie d’Italia, Associazione Nazionale Santa Rita da Cascia, Associazione pro Sanctitate, Comitato pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, Fondazione Sorella Natura, Gioventù Ardente Mariana, Movimento dei Cursillos di Cristianità, Giovani di Sant’Agnese, Movimento Apostoli di Maria Sposa dello Spirito Santo, Associazione Sposi Subito ecc.
• Che nomi!
Ho l’impressione che i mezzi d’informazione parlino molto del Papa e dei cattolici, ma abbiano poco presente il radicamento sul territorio di cui sono ancora capaci i fedeli, il loro lavorare silenzioso e continuo per quello in cui credono. A un certo punto, una decina d’anni fa, i cattolici si misero a civettare col concetto “ormai siamo minoranza” e lo dicevano con l’aria che questa fosse una liberazione. Non lo so, francamente, se sono davvero minoranza. Forse i laici, che fino a qualche anno fa hanno avuto l’esclusiva della finanza, hanno più presenza sui giornali e in televisione, e questo fa sembrare la nostra società tutta fatta di gaudenti un po’ scemi, sesso e frigorifero, palestra e discoteca. Lo dico da ateo e sapendo che in macchina l’unica radio che si prende bene da qualsiasi punto dell’autostrada è Radio Maria.
• Ieri erano un milione.
No, il milione è la solita esagerazione degli organizzatori, un milione significherebbe un terzo degli abitanti di Roma! Diciamo cento-centoventimila, e in ogni caso più di quanto si immaginava. Canzoni, bambini, aria di festa, palloncini. L’ex capo della Cisl, Savino Pezzotta, ha fatto un discorso importante il cui punto centrale era: «Per aiutare la famiglia bisogna che si possano far figli senza rimetterci sul piano economico». Guardi che è un discorso giusto. Proprio ieri parlavamo della mitica famiglia di quattro persone. Ebbene se si confrontano le tasse di cui sono caricate le famiglie di quattro persone in Europa, si vede che in tutti gli scaglioni siamo quelli che paghiamo di più, tranne nell’area da 25 mila euro lordi l’anno in cui, con 2562 euro, siamo in media, e l’area da 150 mila euro, in cui gli austriaci pagano cento euro l’anno più di noi. Le famiglie francesi hanno una pressione fiscale che è la metà della nostra.
• Ma ieri non stavano mica in piazza per chiedere soldi.
No, ieri stavano in piazza soprattutto per dire no ai Dico, cioè alla regolamentazione delle coppie conviventi. L’opinione che la piazza voleva affermare era questa: smettano di convivere e, se vogliono diritti, si sposino. Quanto ai gay, non se ne parla proprio.
• Ieri lei ha detto che un compromesso deve essere possibile.
Sì, bisogna che prima o poi lo si trovi. Ma è molto difficile. Il governo è spaccato, due ministri sono andati a piazza San Giovanni e altri due a piazza Navona, dove c’era l’altra manifestazione, quella del “Coraggio laico”. Prodi ha raccomandat «Non strumentalizzate la religione!» E cosa vuole strumentalizzare? Tutta l’opposizione era a San Giovanni, compreso Berlusconi – che c’è andato tuonando contro i comunisti e contro una vignetta anti-clericale dei Manifesto –, compreso Fini e compreso Casini, la cui situazione familiare non è proprio in linea con l’estetica della Chiesa. Quindi in piazza San Giovanni s’è creato una specie di asse virtuale Mastella-Un pezzo di Margherita-Casa della Libertà. Del resto, è da qualche giorno che Mastella minaccia di passare dall’altra parte e vedremo quello che farà da martedì, quando alla Camera comincerà la discussione sul conflitto d’interessi. Poi c’è anche il fatto che, sul punto del matrimonio, l’opinione cattolica ha l’aria di esser maggioritaria. Un sondaggio di Panorama tra i giovani che hanno 14-25 anni mostra che il 61% vuole il matrimonio religioso, il 20,1 il matrimonio civile e solo il 16,9 la convivenza stabile senza matrimonio. I giovani non dovevano essere i più spregiudicati? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 12/5/2007]
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