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 2017  dicembre 14 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

L’Italia può accettare l’arroganza di Ryanair con i suoi dipendenti?

Domani sarà una giornata complicata per chi deve volare. In orari diversi e con diverse motivazioni sciopereranno i dipendenti di Alitalia, Vueling, Ryanair ed Enav, la società che gestisce il traffico aereo in Italia. Ma il caso che sta facendo più discutere è quello della compagnia low cost irlandese. Tutto nasce perché piloti e assistenti di volo italiani di Ryanair hanno ricevuto una lettera, firmata dal capo del personale Eddie Wilson, nella quale vengono invitati ad astenersi dallo sciopero a meno che non vogliano incorrere in sanzioni. Chi aderirà alla protesta, infatti, rischia di vedersi negati aumenti di stipendio, promozioni e potrebbe perdere il cosiddetto roster 5/3, ovvero la turnazione che prevede cinque giorni di lavoro e tre di riposo. «Per favore continuate a lavorare secondo i vostri turni già previsti», si legge in chiusura del testo. Una vera e propria minaccia. 

• E i diritti dei lavoratori? E i sindacati? 
I dipendenti di Ryanair protestano proprio perché la loro compagnia non riconosce sindacati o organizzazioni di categoria, tratta direttamente con i lavoratori e non rispetta i diritti previsti dall’ordinamento italiano. «Il sistema che Ryanair insiste ad adottare non è più sostenibile e necessita di un confronto serio con chi rappresenta i lavoratori», si legge nel comunicato che spiega le ragioni dello sciopero. In particolare i piloti chiedono che le trattative sui loro contratti di lavoro vengano gestite dai grandi sindacati. 


• Ma Ryanair fa così solo in Italia?
No, da sempre non riconosce nessuna organizzazione sindacale di nessun Paese. Tant’è che agitazioni sono già state proclamate, sempre per dicembre, anche in Germania e in Irlanda. I dipendenti di Dublino sciopereranno mercoledì prossimo, mentre da Berlino il sindacato dei piloti Cockpit - parecchio battagliero, in passato ha bloccato i voli Lufthansa per parecchie settimane - ha annunciato che la protesta potrà iniziare «da ora in poi in qualsiasi momento». È probabile quindi che l’amministratore delegato, il celebre Michael O’Leary, abbia deciso ora di mostrare il pugno di ferro per cercare di uscire da un momento di estrema difficoltà. Una serie di scioperi sotto Natale, il periodo più intenso di traffico aereo, sarebbe un grave danno d’immagine.


• Anche perché, se non ricordo male, di recente c’è stato anche il pasticcio dei voli cancellati. 
Da alcuni mesi in effetti la compagnia irlandese ha seri problemi nella gestione del suo personale. A causa di una combinazione di cause come brutto tempo, cattiva organizzazione e ferie arretrate dei suoi dipendenti, fra settembre e ottobre Ryanair è stata costretta a cancellare migliaia di voli, lasciando a piedi circa 400 mila persone, con conseguenti cause da parte dei passeggeri. A questo si aggiunge la fuga dei piloti verso altre compagnie, più remunerative. Una fuga che O’Leary ha tentato di frenare offrendo aumenti di stipendio, ma senza grande successo: secondo l’agenzia Reuters solo un terzo di loro ha accettato la proposta. Da ultimo poi c’è stata anche la polemica nata dal richiamo di una hostess perché su 300 voli non era riuscita a vendere nemmeno un profumo o un biglietto della lotteria i cui proventi contribuiscono a fare cassa per la compagnia aerea. La povera assistente di volo non solo si è vista recapitare un richiamo ufficiale, ma è stata anche minacciata di una riduzione dei turni di riposo e del cambio di turni. Una dinamica che si è ripetuta ora con la lettera inviata ai dipendenti italiani. 


• A proposito, ma i nostri politici sono rimasti in silenzio di fronte all’arroganza di Ryanair?
Un coro di denunce, da destra a sinistra. «Un’inaccettabile minaccia ai lavoratori per un sacrosanto diritto», ha detto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Concetto ribadito dal garante per gli scioperi Francesco Santoro Passarelli: «La lettera di Ryanair appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quale lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale». Ancora più sprezzante è stato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: «È indegno, si dovrebbe intervenire. Non si può stare su un mercato, prendere i vantaggi e non rispettare le regole».


• Questo Calenda mi sembra parecchio attivo. Anche ieri l’ha citata più volte nel caso dell’emergenza gas… Non è che punta a diventare il prossimo premier?
L’uomo è schietto, diretto ed evidentemente ama le polemiche. Non ha mai risparmiato critiche a Matteo Renzi, né quando era a capo del governo né ora. Non a caso pochi giorni fa Silvio Berlusconi ha indicato proprio Calenda come possibile premier in un governo di larghe intese (è anche vero che Berlusconi tira fuori un nome diverso ogni settimana). Lui ha assicurato che la sua esperienza politica si esaurirà con la fine di questo governo. Tornerà a fare il manager, dice, nel suo vero mondo. Le ricordo che ha un passato in Ferrari, in Sky e in Confindustria e che alla politica si è avvicinato solo da pochi anni, nel 2013, con Mario Monti. Certamente negli ultimi mesi ha acquisito visibilità, mostrando competenza e conquistando consensi trasversali. Se dovessi scommettere un euro su un suo ruolo di primo piano nella prossima legislatura lo scommetterei.
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