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 2017  luglio 22 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Taglia su Igor, ma i fuggitivi pericolosi sono almeno tre

Dove sarà finito il terribile Igor, che in realtà si chiama Norberto Fehrer? E l’altro assassino, detto Johnny lo Zingaro? E ce n’è pure un terzo, col nome complicato, che si chiama Ismail Kammoun, è un tunisino al servizio della mafia ed è scappato di galera.  

Come mai, col caldo che fa, tira fuori storie tanto tremende?
Tre mesi fa, a Budrio (Bologna), Igor ha ammazzato il barista Davide Fabbri. Se lo ricorda? Adesso gli amici di quel poveretto, e la vedova Maria Sirica, e il padre, hanno deciso di dare un premio a chi fornirà informazioni sul killer. Cinquantamila euro, che si riducono a 25 mila se risulterà che Igor, nel frattempo, è morto. I soldi vengono messi a disposizione da quelli del paese e da imprenditori della zona. Insomma, è stata fatta una colletta. Scadenza: il prossimo 22 ottobre.  

È una taglia, diciamolo.
Il premio è stato formalizzato con tutti i crismi dall’avvocato di Maria Sirica. C’è una legge - dice l’avvocato - che permette iniziative simili. L’avvocato si chiama Giorgio Bacchelli. Aggiunge: «È solo un tentativo di aiutare la polizia, che si sta muovendo bene». Qualcuno sa qualcosa di Igor e non l’ha detto a nessuno, e adesso, invece, di fronte ai 50 mila euro, parlerebbe? Mah. Chi è stato zitto finora ha avuto soprattutto paura di Igor e delle sue vendette. Magari a torto, perché Igor non ha certo tempo da perdere in altri omicidi che potrebbero risultare assai compromettenti. E poi la polizia non rivelerebbe di sicuro il nome dell’autore della soffiata. A Budrio c’è un nuovo sindaco, di nome Maurizio Mazzanti, a cui la storia della taglia non è piaciuta, al sindaco pare che si tratti di un tentativo di «giustizia fai da te».  

Dove può essere a questo punto Igor?
E chi lo sa? Dopo aver ammazzato il barista Davide Fabbri, rubò un furgone e scappò. Incrociò due guardie ecologiche, ne ammazzò una e ferì l’altra. Poi cercò di rubare l’automobile a un pakistano, minacciandolo con un’ascia, ma quellò schiacciò sull’acceleratore e fuggì via. Siccome potrebbe veramente essere un soldato e magari temprato su parecchi fronti, non è strano che gli sia riuscito quello che a me e a lei risulterebbe impossibile. Nascondersi fra casolari e boscaglie, muoversi solo di notte, bere l’acqua dei fossi, procurarsi il cibo scavando a mani nude tra i rifiuti. Ho l’impressione che sia riuscito a sgusciar via dal perimetro che le forze dell’ordine avevno delimitato, sicuri che da lì non sarebbe mai potuto mai uscire. Ma forse no. In ogni caso: non l’hanno trovato neanche i cani molecolari. E i costi di questa caccia all’uomo non sono irrisori.  

E Johnny lo Zingaro?
Non c’è stata mai occasione di parlarne, ma è un grande latitante anche lui. È sparito profittando di un permesso che gli era stato accordato per frequentare, pensi un po’, la scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte (Savona). Johnny ha 57 anni, ed è un criminale di prima grandezza. Ha rapinato, ammazzato, rubato. Il suo vero nome è Giuseppe Mastini, la sua fama di violento («violento disadattato» dicono gli psichiatri) ha ispirato una canzone dei Gang («Johnny lo Zingaro») e un’intera puntata di Distretto di Polizia. A un certo punto pareva implicato persino nell’omicidio di Pasolini.  Doveva restare dentro tutta la vita. Il suo compagno di cella racconta che prima di scappare gli ha detto: «Una volta fuori vorrei vendicarmi di questa società che mi ha maltrattato». Lo chiamano «lo Zingaro» perché effettivamente è un sinti di Lombardia, figlio di giostrai, rimasto sciancato a 11 anni per una sparatoria con la polizia. Poco dopo ha ammazzato il conducente di un tram per rubargli diecimila lire.  

Adesso ci vuole qualche notizia sul terzo latitante in libertà. Com’è che si chiama?
Ismail Kammoun. Era rinchiuso nel carcere di Volterra e sembrava avviato verso un ripensamento: in cella aveva studiato, s’era diplomato geometra, lavorava nella sartoria del penitenziario. Stava dentro perché, su incarico della mafia, aveva ammazzato Serafino Ogliastro, ex poliziotto diventato venditore d’auto a Palermo. Ha approfittato anche lui di un permesso premio. Nel 2016 ci sono state 114 evasioni, e di queste 34 sono state rese possibili proprio dai permessi premio. 6 sono fuggiti dal carcere, 23 hanno approfittato del lavoro esterno (come Johnny lo Zingaro) 14 sono svaniti grazie al regime di semilibertà e 37 da mancati rientri. (leggi)

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