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 2017  marzo 27 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Bernard Cazeneuve
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

La corruzione in Russia e l’arresto di Navalny

Il premier russo Dimitri Medvedev, che si dà il cambio con Putin nei due ruoli di vertice della Russia (da una decina d’anni quando uno è presidente della Repubblica l’altro è capo del governo e viceversa), avrebbe trasferito una settantina di miliardi di rubli - cioè un miliardo e duecento milioni di dollari - a finte associazioni benefiche guidate da suoi parenti o uomini di fiducia. Un documentario messo in rete da Aleksej Navalny mostra inoltre i dettagli di un impero immobiliare del leader russo, che nel filmato gira con un paio di scarpe da ginnastica ai piedi. Tra i suoi possedimenti una villa in Toscana, con tanto di vigneti, e altre magioni poco proletarie, tra cui una con un laghetto in cui nuotano le paperelle. Navalny tuona contro la corruzione sua e di altri big della nomenklatura russa e alla fine, ieri, è finito in prigione un’altra volta.

• Eh già. Con Putin non si scherza.
Però a Putin secca moltissimo che la stampa mondiale lo metta in croce per la sua mano dura e inoltre è un problema trasformare in martire questo Navalny, che il capo russo ritiene l’unico oppositore capace di dargli fastidio. Ma tant’è, ieri Navalny aveva organizzato 99 manifestazioni in altrettante città contro la corruzione degli apparati russi, gliene hanno proibite 72, altre se ne sono svolte a Krasnoyarsk, Tomsk e Vladivostok. Quella di Mosca era proibita, ma a Mosca Navalny e un’altra decina di migliaia di persone hanno voluto sfilare lo stesso, oltre tutto mettendosi al collo delle scarpe da ginnastica e brandendo delle paperelle molto allusive a quello che si vede nel documentario. Sicché a un certo punto i corpi spieciali Omon, le squadre antisommossa e tutti gli altri militari sono piombati sui manifestanti e hanno sbattuto Navalny in un cellulare. La folla allora ha dato l’assalto al cellulare, ma inutilmente: i militi sono sgusciati via. Il bello è che fino a piazza Triumfalnaja - o Majakovskaja, che dir si voglia - gli agenti avevano lasciato correre, benché il corteo non fosse autorizzato. Ma a piazza Majakovskaja (o Triumfalnaja) è apparso Navalny e a quel punto le forze dell’ordine sono entrate in azione. Un cordone umano ha cacciato via i manifestanti dalla piazza e dalle vie Tsverskaja e Puskinskaja. Intanto venivano fermate almeno 700 persone. La folla urlava in coro: «Pozor», cioè «Vergogna». Ma a che pro? Secondo l’ultimo sondaggio l’85% dei russi ama Putin alla follia. Soprattutto per questo il nostro Navalny è un eroe.  

Che tipo è?
Un avvocato di 41 anni (a giugno), figlio di un ucraino e di una russa, cresciuto in Ucraina col nonno, poi a Mosca per studiare, esperto soprattutto di assicurazioni. S’è buttato in politica più o meno quando è arrivato Putin. Guida un blog che si chiama Segatura (Rospil) e da questo blog denuncia la corruzione del regime, con tanto di nomi e cognomi. Ne ha messi sotto parecchi.  

Per esempio?
Nel 2008 ha investito 300 mila rubli in azioni di Rosneft, Gazprom, Lukoil e Surgutneftegaz, tutte compagnie legate al petrolio o al gas. Da azionista, ha partecipato alle assemblee e avuto accesso ai documenti. Quindi ha messo sul blog una quantità di denunce sui latrocini compiuti dai dirigenti, per esempio quattro milioni di dollari spariti durante la costruzione dell’oleodotto tra la Siberia orientale e il Pacifico oppure la storia dell’ex edificio dell’ambasciata ungherese a Mosca venduto per 21 milioni di dollari a Viktor Veselberg e immediatamente rivenduto da questi al governo russo per 111 milioni. Poi ci sono le decine di milioni di dollari trasferiti dalle proprietà di Abramovich e Usmanov a Igor Shuvalov, benché Shuvalov, una volta tanto, abbia risposto sostenendo che è tutto in regola.  

Come mai, con questo coraggio, Navalny non si butta in politica?
S’è candidato a sindaco di Mosca nell’ottobre 2013 e ha ottenuto un risultato molto buono, il 27,3% dei voti. Ma nulla ha potuto contro l’uomo di Putin, Sergej Semionovic Sobianin. Comunque, guida il Partito del Progresso e la Coalizione democratica, al cui vertice un tempo c’era anche Boris Nemcov, che fu assassinato nel 2015. Si presenterà alle presidenziali del 2018, contro Putin. Se Putin glielo permetterà.  

Come potrebbe impedirglielo?
Tenendolo in galera. Per ora ha sul capo un’accusa di appropriazione indebita dovuta a una storia legata a una partita di legname. La magistratura russa, con una scusa o con l’altra, l’ha arrestato e processato parecchie volte, una volta riuscendo anche a condannarlo a cinque anni, sentenza poi annullata dalla Cassazione forse anche in omaggio alla preoccupazione di Putin di non creare eroi. Però se si capisse che alle elezioni del 2018 avesse qualche chance di dar fastidio...
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