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 2018  ottobre 18 Giovedì calendario

Guerra del Pil tra Usa e Cina

In una fase in cui lo scontro tra Stati Uniti e Cina cresce su basi quotidiane, spesso si disquisisce su quale dei due Paesi abbia l’economia più grande. Per ora, la risposta è: dipende. Se si usano i tassi di cambio tra le valute, il Prodotto interno lordo più consistente resta quello americano: su un totale mondiale di quasi 80.700 miliardi di dollari nel 2017, gli Usa ne producono 19.391; la Cina, al secondo posto, 12.238 (dati della Banca mondiale). L’anno scorso, uno studio di Price Waterhouse Coopers aveva previsto che la Cina avrebbe superato gli Stati Uniti ben prima del 2030. La crescita del suo Pil, prevista tra il 6,6 e il 6% per quest’anno e il prossimo dal Fondo monetario internazionale, è però in rallentamento; e quella americana è invece in accelerazione più del previsto, al momento attorno al 4% e, si prevede, verso il 3% nel 2019. È dunque possibile che il sorpasso avvenga più tardi, soprattutto se la guerra commerciale aperta da Donald Trump contro Pechino facesse rallentare ancora di più la crescita cinese. Un recente studio pubblicato dall’Ocse indica anche che poco dopo il 2030 l’economia della Cina inizierà a crescere meno di quella degli Usa a causa della politica del figlio unico, che inizierà a pesare sull’aumento del Pil. Potrebbe addirittura succedere, anche se questa ipotesi non è ancora negli scenari dei centri di studio, che l’economia cinese non superi mai quella americana. Soprattutto se le tariffe imposte da Washington a Pechino morderanno davvero: questo non è l’obiettivo ufficiale della Casa Bianca ma si può sospettare che sia un retropensiero, perdere lo scettro di economia numero uno sarebbe una caduta di prestigio non da poco. In realtà, la poltrona di maggiore potenza economica gli Stati Uniti l’hanno già persa se i calcoli sono fatti a parità di potere d’acquisto, valutando cioè cosa realmente una valuta può comprare. In questa classifica, il Pil cinese del 2017 ha toccato i 23.301 miliardi di international dollars, quello americano i 19.391. Al terzo posto c’è però un incomodo, l’India, con 9.449 miliardi: a differenza della Cina, non ha un problema di calo demografico e dovrebbe superare gli Stati Uniti anche misurata a tassi di cambio entro il 2050, per poi continuare a crescere. Il cittadino medio americano resterà però il più ricco dei tre ancora a lungo.