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 2018  ottobre 16 Martedì calendario

Quelli sicuri che la Terra sia piatta

È difficile leggere le motivazioni dei flat-earthers senza provare un misto di ilarità, sgomento, incredulità e sincera preoccupazione per la brutta fine della povera mente umana di tanti, ormai palesemente andata ?in acqua?. Chi sono i flat-earthers? Sono i ?terrapiattisti?, cioè quel gruppo formato ormai da diverse migliaia di persone francamente persuase che la terra sia piatta. L’associazione dei terrapiattisti ha origini nell’Inghilterra ottocentesca ad opera di un singolare personaggio di nome William Carpenter, cui va attribuito un opuscolo dal titolo Cento prove che la Terra non è un Globo uscito sul finire dell’800 e pubblicato a proprie spese. La prova maestra secondo Carpenter sarebbe stata fornita dal fatto che nemmeno le grandi altezze toccate dai palloni aerostatici potevano dimostrare la curvatura terrestre. In realtà si tratta di una conclusione apertamente risibile dal momento che le basse quote raggiungibili all’epoca non avrebbero mai potuto fornire indicazioni conclusive secondo un metro scientifico sulla effettiva sfericità del globo. A fare da sponda a queste amenità arrivano quelle del connazionale Samuel Birley Rowbotham, un originale inventore che con lo psudonimo ?Parallax? riesce a far stampare un libretto di appena 16 pagine, che in seguito avrebbe ampliato addirittura a 221 con una nuova e più nutrita versione, intitolato Astronomia Zetetica: la Terra non è un globo. L’aggettivo ?zetetica? viene dal greco e significa «indagatrice» e nella fattispecie serve a elaborare la tesi secondo cui il nostro pianeta sarebbe un disco con il polo nord al centro, mentre la circonferenza rappresenterebbe il polo sud. Neppure alcuni esperimenti di misurazione della superficie di un gran numero di laghi lo convinsero dell’assurdità delle proprie posizioni, arrivando anzi a concludere che se le navi spariscono all’orizzonte dei mari è solo per un effetto prospettico, una sorta di illusione ottica. COMPLOTTISTI Va da sé che le sue teorie furono accolte da un gran seguito di complottisti ante litteram, moltiplicando i proseliti e aprendo accesi quanto bislacchi dibattiti con la scienza ufficiale del tempo. Sta di fatto che ai primi del ’900 vediamo approdare la somma dottrina in California grazie all’eredità raccolta dalla locale Chiesa Cristiana Cattolica Apostolica nella persona del reverendo scozzese Alexande Dowie. In seguito, negli anni ’70, a guidare la setta arriva il texano Charles Kenneth Johnson, e lo fa fino al 2001 anno della sua morte e data della distruzione a causa di un incendio della sede associativa. Ebbene, ben duro a morire, il terrapiattismo pensiero è rinato adesso più forte e turgido che mai nelle mani di un giovanotto di trentatré anni di nome Daniel Shenton, originario della Virginia ma trapiantato a Londra, definito curiosamente l’uomo più irrazionale del mondo. I principi cardine della singolare teoria sostengono che la Terra, appoggiata su un disco, avrebbe il polo nord al centro mentre l’Antartide costituirebbe una ininterrotta muraglia esterna di ghiaccio per impedire all’acqua dell’oceano di scivolare fuori. Per proseguire, secondo la loro inclita scienza l’Australia non esiste, è semplicemente una bufala inventata dagli inglesi per nascondere i loro crimini e omicidi di massa quando il Paese era sotto il dominio britannico. E quei 24 milioni di persone? Attori o robot. Come dire un intero (pseudo) continente abitato da comparse cinematografiche o replicanti androidi. Ma come la mettiamo con Galileo e Newton? Per queste menti illuminate (i maligni direbbero fulminate) la gravità non esiste, solo l’elettromagnetismo terrebbe su tutta la baracca; quanto alla presunta sfericità tutte balle: un trucco degli scienziati per imbrogliare la gente, in mano da sempre a dei mostri istruiti dai «sovrani del mondo» a negare la verità delle cose. DELIRIO CONCLAMATO A sostegno del delirio conclamato, arrivano a concludere che se davvero il nostro pianeta fosse sferico una parte rimarrebbe a testa in giù, certamente cadendo nel vuoto. Il bello è che un campione stilato su analisi estese ha potuto stabilire che tra indecisi e certi nel modo più assoluto in America siamo vicini al 7% di gente in queste condizioni. I raduni e i consensi si moltiplicano: nello scorso agosto, dopo aver partecipato al mega convegno di Birmingham, diverse persone accorse a una conferenza internazionale nella città canadese di Edmonton hanno sborsato fino a 200 dollari, poca cosa pur di bere sorsate di sapienza dalla bocca dei guru flat-earthers. Ma c’è chi è deciso a investire molto di più: il cantante rapper Bobby Ray Simmons è disposto a trovare un milione di dollari per mandare in orbita un satellite indipendente teso a dimostrare che la nostra Terra è un asse da stiro. E siccome non ci dobbiamo far mancare niente, arriva anche il musicista Darren Nesbit secondo cui la terra è paragonabile al videogioco Pac Man in cui esistono due porte, una di entrata e l’altra di uscita. L’eco delle risate che ha coinvolto l’intero web non si è ancora spenta. Per i proseliti del terrapiattismo siamo al centro di un malefico complotto mondiale che ci ha sempre fatto credere quello che non è. Eppure come basterebbe scattare una semplice foto al mare e rendersi così conto che l’orizzonte tende decisamente a curvare. Quesito complottista: e se fosse invece l’encefalogramma di questi soggetti a risultare piatto? riproduzione riservata ALBERTO FRAJA nnnPotremmo definirli neocàtari, la setta ereticale dell’età di mezzo che aveva in tale odio l’uomo da predicarne l’estinzione attraverso l’accoppiamento anale, pratica notoriamente infeconda. Oppure albigesi redivivi, eretici medievali anch’essi convinti che poiché il corpo è intrinsecamente malvagio, l’anima può trovare il suo bene solo sciogliendosi da esso. Di qui la scelta estrema dell’endùra, il lasciarsi morire di fame per ottenere tale liberazione. Suscita non poche inquietudini un fenomeno che, complice un clima di revanche neo pagana, sta prendendo sempre più piede nell’Occidente desacralizzato. Stiamo parlando di certi movimenti millenaristi e antropofobi le cui strampalate e pazzotiche dottrine pseudo ecologiste e animaliste covano al loro culmine un preoccupante odio nei confronti dell’uomo considerato unico responsabile di tutti gli sconvolgimenti ambientali del pianeta e perciò stesso degno di essere cancellato dalla faccia della terra. A passare in rassegna alcuni di queste simpatiche consorterie è un libro, in via di riedizione da Lindau, dal titolo che è tutto un programma: Il volto oscuro dell’ecologia di Laurent Larcher. Cogliendo fior da fiore. C’è la Chiesa dell’Eutanasia (The Church of Eutanasia – COE) fondata da una tal Chrissy Lorda, che si fa chiamare «reverenda» e che sostiene di essere stata visitata da una entità, l’Essere che le avrebbe rivelato lo stato reale dell’ecosistema, ordinandole di fondare un nuovo culto per annunciare il seguente messaggio: «Economizzate il pianeta, distruggetevi». Il suo unico comandamento è: «Tu non procrearai!». E quali sono le forme consigliate per cancellare dal nostro pianeta questa fastidiosa mosca tse tse detta uomo? Il suicidio, l’aborto, il cannibalismo e la sodomia. Dimenticavamo: forte dell’illuminazione ricevuta dagli extraterrestri (ci mancavano) la ?reverenda? Lorda non perde occasione per denunciare un complotto giudaico-cristiano contro la Natura (noi eravamo fermi al Protocollo Dei Savi di Sion). La COE opera anche in Germania, Belgio e Regno Unito. Ci sarebbe poi il cosiddetto Fronte di Liberazione Gaia per liberare la Terra dalla specie umana, movimento venuto fuori da una scissione consumatasi all’interno di Earth First! Anche i solerti seguaci di questo bizzarro sodalizio perseguono il fine di polverizzare l’homo sapiens responsabile, a loro dire, delle peggiori nefandezze ai danni dell’eco sistema. Come? Contaminando il genere umano con un virus mortale («Risolveremo una buona accoglienza all’immissione di nuovi virus antiumani», ha più volte annunciato il capo di questi sciagurati, tal Geophilus). Qualora tale mezzo di distruzione di massa non dovesse funzionare, gli ?ambientalisti? del Fronte sono pronti a ricorrere alla cara, vecchia e collaudata pratica dell’operazione terroristica su scala planetaria. Il Fronte di Liberazione Gaia è presente anche in Canada, negli Stati Uniti, nel Belgio fiammingo e nella nostra Torino. Infine ecco a voi il Movimento per l’Estinzione Volontaria della specie Umana (The Voluntary Human Extinction Movement – VEHMT) i cui adepti nutrono la loro militanza di uno specismo fanatico. Per Les U. Knight, loro guru, «l’alternativa ottimale all’estinzione di milioni, se non di miliardi di specie di piante e animali, è l’estinzione volontaria di una sola di tali specie: l’homo sapiens, cioè noi». Per raggiungere tale, nobilissimo scopo Knight consiglia ai suo adepti di non fare figli. Dal 1992 il movimento pubblica anche un periodico dal titolo These Exit Times e vende graziosi gadget e adesivi sopra i quali sono stampati proclami e slogan del movimento di questo tenore: «Grazie per non riprodurvi! Viviamo lungo e poi moriamo!» La sede di questa simpatica combriccola è a Portland, negli Usa. Chiamate uno psichiatra. Bravo. riproduzione riservat