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 2018  agosto 09 Giovedì calendario

Caterina Balivo: «Ricomincio da zero su Raiuno»

È una rivincita? «No, semmai è un ricominciare da zero, è ripartire per fare qualcosa di nuovo. I cambiamenti mi danno centomila stimoli». Caterina Balivo ricomincia a settembre da Rai1, la rete che fu il suo trampolino di lancio con Festa italiana e i programmi in prima serata. Ora, dopo 8 anni di «purgatorio» su Rai2, rientra sullo schermo principale.
Il suo nuovo programma, «Vieni da me», è un format che si ispira allo show dell’attrice comica Ellen DeGeneres. Che fa, cambia stile?
«È solo uno spunto. L’idea è quella di fare interviste con un linguaggio più ironico e irriverente, mettendo i personaggi famosi sulla graticola».
Che programma sarà?
«Uso questa metafora non per caso: sarà un porto di mare, dove attraccheranno barche, barchine e barconi. Un programma con un via vai intenso, con personaggi famosi ma anche tante persone comuni che racconteranno le loro storie, i loro sogni. L’obiettivo è emozionare e far riflettere, giocare e trasmettere un’atmosfera di positività».
Sarà in diretta tutti i giorni dalle 14 alle 15.30. Su Canale 5 c’è Maria De Filippi con «Uomini e donne».
«Lei è come la Juventus di Cristiano Ronaldo, è una corazzata, anche questo sarà uno stimolo a fare il meglio possibile».
Ruberebbe qualcosa a Maria De Filippi?
«Siamo due conduttrici completamente diverse. Con lei mi piacerebbe fare degli stage segreti – io e lei —, farmi dare consigli, avere un mentore che conosce a fondo la televisione e la sa fare benissimo».
Su Rai2 c’è la sua vecchia creatura «Detto Fatto»...
«Sarò sempre fiera di aver creato quel programma, anche se mi ha tolto più del tempo che si deve concedere al lavoro. Mi ci sono immersa a fondo, con entusiasmo. Era il mio rientro in Rai».
Anche «Vieni da me» coinvolge la sua vita privata, si dovrà spostare da Milano a Roma, simboli di realtà opposte. La Milano che da efficiente ha saputo diventare anche attraente e la Roma della grande bellezza di buche e rifiuti...
«Roma è la prima città che mi ha accolto quando sono arrivata da Napoli, ci sono cresciuta, ho fatto i miei primi errori. Sono andata via da Roma da sola e ora ci torno con tutta la famiglia e questo mi rende felice del percorso che ho fatto. Certo la differenza tra le due città è abissale: Milano ora è al top; Roma è regredita, ma spero possa rinascere».
In autunno esce il suo romanzo «Gli uomini sono come le lavatrici». Intende dire che gli uomini hanno l’obsolescenza programmata e vanno rottamati?
«Beh, c’è la lavatrice che si rompe subito, quella inaffidabile, la Classe A, ma ci sono anche lavatrici che possono durare per sempre...».
Che scrittrice è?
«In punta di piedi. Ma amo scrivere da sempre, mi appunto da sempre quello che mi colpisce, questo romanzo è un figlio che ormai ha 8 anni, ci ho messo e rimesso le mani... È la storia di una ragazza che è l’opposto di Bridget Jones, ha dei tratti caratteriali che sono miei, ma ho preso molta ispirazione anche dalle persone che conosco, dalle esperienze che vivo e vedo».
Lei è molto attiva su Instagram, Facebook, Twitter. Cosa le piace dei social?
«Per un personaggio pubblico i social sono oro. In una società dove tutti vogliono sapere tutto di te la quotidianità è fondamentale, è il modo per farti vedere per come sei».
Vent’anni fa arrivava terza a Miss Italia. Guardandosi indietro che fotografia ha di se stessa?
«Un ritratto fedele. Io volevo proprio fare questo lavoro. Sono cresciuta con Non è la Rai, un programma che ha fatto sognare milioni di ragazzine: lo guardavo e pensavo che volevo diventare come loro ed essere dentro quella scatola. Lì mi sono anche convinta di una cosa: ognuno per sopravvivere in tv deve avere una caratteristica e puntare su quella».