Libero, 9 agosto 2018
Intossicazioni alimentari, vademecum per evitarle
Le tossinfezioni alimentari sono il problema di salute più diffuso durante il periodo estivo, e si calcola che quattro italiani su dieci ne siano colpiti nel mese di agosto, soprattutto durante i viaggi all’estero, a causa di infezioni provocate da diversi agenti patogeni la cui azione manifesta sintomi differenti.I soggetti più a rischio sono gli anziani, le persone con un sistema immunitario debole, le donne in gravidanza ed i bambini, nei quali le gastroenteriti possono essere anche violente, fino a richiedere il ricovero ospedaliero e porre fine alle vacanze. Per non incorrere in malattie ed intossicazioni dovute al consumo di alimenti contaminati da sostanze tossiche o batteri, gli esperti Adi (Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica) hanno pubblicato un vademecum con delle semplici regole da seguire per conservare e consumare in modo corretto gli alimenti più a rischio, ovvero carne, pesce, verdura e latticini. Igiene: lavare accuratamente le mani dopo aver toccato la frutta e la verdura acquistata, o aver manipolato alimenti di diversa natura, perché le mani sono il vettore di contagio più comune, in quanto trasferiscono i germi presenti sui prodotti direttamente in bocca, innescando l?infezione alimentare.
LE REGOLE
Il frigo: è la base di una buona conservazione del cibo nei mesi caldi, e riporre la spesa nel modo giusto è fondamentale. Utilizzare contenitori in vetro per gli avanzi, e non lasciarli mai nei tegami di cottura, e mai riporli caldi o tiepidi in frigo, perché questo determina un aumento della temperatura interna con vanificazione della refrigerazione che dovrebbe abbattere i batteri. Frutta e verdura: lavare sempre accuratamente frutta e verdura prima della consumazione, preferibilmente aggiungendo nell’acqua un cucchiaino di bicarbonato di sodio, e dopo il lavaggio è importante non refrigerare più i prodotti, in quanto potrebbero sviluppare batteri patogeni contaminanti per il resto degli alimenti esposti in frigo. Le verdure acquistate in busta vanno sempre lavate, anche se sulla confezione viene indicato che non è necessario. In viaggio nei paesi caldi è sempre consigliato il consumo di verdure rigorosamente cotte, perché le insalate “esotiche” sono le prime imputate di trasmissione delle varie gastroenteriti. La carne: non va mai pulita sotto l’acqua, ma conservata negli appositi sacchetti in frigo, e in estate va consumata entro 24 ore se macinata, entro 48ore se di pollo o tacchino, ed entro 3 giorni nel caso di carne fresca affettata o a filetto. Il pesce: va sempre pulito, eviscerato e lavato sotto acqua corrente, ben asciugato e conservato in un contenitore ermetico o coperto da una pellicola, ma in estate va sempre e rigorosamente consumato entro le 24 ore. Latticini e uova: non vanno mai lasciati liberi in frigo, ma riposti negli appositi contenitori di vetro, poiché la plastica con il caldo trattiene i batteri contaminanti che possono essere facilmente trasferiti per esempio alle mozzarelle e al loro siero. Nel caso delle uova bisogna evitare di tenerle nel portauova dello sportello, a causa degli sbalzi termici dovuti all’apertura e chiusura, ma comunque in estate vanno sempre conservate in una ciotola in frigo. Il freezer: per surgelare carne o pesce, questi prodotti vanno sempre porzionati e avvolti in pellicola, in buste alimentari o in contenitori resistenti, e lo scongelamento in estate deve sempre avvenire nel frigorifero e mai a temperatura ambiente, pena la decomposizione rapida del prodotto e la sua esposizione a contaminazione batterica. Il ghiaccio: nei paesi tropicali evitare di aggiungere cubetti di ghiaccio alle bevande, poiché l’acqua corrente con cui vengono prodotti potrebbe essere contaminata, e molte specie batteriche sopravvivono al congelamento e si riattivano una volta scongelate ed immerse nel liquido che viene bevuto, ed evitare anche l’aggiunta di foglie di menta od altre nelle vostre bevande, se non lavate personalmente e selezionate con le vostre mani pulite.
I RIMEDI
L’etichetta: leggere sempre la data di scadenza quando si fa la spesa, e consumare per primi quelli a scadenza ravvicinata, e mai oltre la data nemmeno di un giorno nei mesi estivi. Buttare un alimento scaduto serve ad evitare una sicura tossinfezione. La cottura: per garantire l’eliminazione di spore e batteri dagli alimenti è necessario far salire sempre la temperatura sopra i 120 gradi, ed in agosto è fondamentale fare attenzione al consumo di mitili crudi, che andrebbero consumati appena pescati in giornata, poiché rappresentano spesso il vettore principale di infezioni da salmonella. In caso di intossicazione alimentare è importante bere molti liquidi per evitare la disidratazione dovuta al vomito, integrare con elettroliti ed eventualmente consultare un medico, soprattutto se i sintomi non regrediscono entro le 24 ore. E buone vacanze.