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 2018  luglio 02 Lunedì calendario

Jay-Z e Beyoncé, la coppia d’oro sbarca in Italia

Ah, l’amore. Tutto è amore, recita il titolo del disco dei signori Carter, Everything Is Love, uscito a sorpresa il 18 giugno. E tutto fa business. La coppia più potente del mondo, da quando i Brangelina si sono divisi e Kanye West e Kim Kardashian non se la passano bene, continua sapientemente il suo lavoro di automitizzazione nel tour congiunto che la porterà il 6 luglio a Milano (Stadio San Siro) e l’8 luglio a Roma (Stadio Olimpico). Milionaria lei, a 36 anni (107 milioni di dollari in banca), nominata ai Grammy 62 volte e trionfatrice assoluta delle classifiche; milionario lui, a 48 anni, rapper e produttore newyorkese con un patrimonio da 900 milioni di dollari. 
SOAP OPERA Beyoncé ape regina del pop, Jay-Z maestà dell’hip hop, sul palco insieme, occhi negli occhi, sotto la scritta gigante proiettata sul megaschermo Questa è vita vera, a coronamento di una soap opera durata anni, tra tradimenti e retromarce, che ha nutrito il gossip globale e tenuto con fiato sospeso i fan. Ma ha anche prodotto tre bei dischi, veri e propri tabloid musicali, panni sporchi lavati in canzoni da milioni di ascolti. In Lemonade del 2016 Beyoncé, al massimo della forma artistica, ha reso pubbliche bugie e infedeltà del marito. In 4:44 del 2017 Jay- Z ha ammesso le sue colpe e chiesto scusa (è il suo 14esimo disco a debuttare al primo posto delle classifiche americane), e adesso le nuove tracce di riconciliazione, co-firmate e coprodotte, per far sapere che ogni errore è perdonato. Hanno usato la musica come terapia di coppia e l’hanno data in esclusiva alla piattaforma Tidal (il servizio di streaming a pagamento di cui lui è co-proprietario), girando per il singolo Apeshit un videoclip dentro al Louvre vuoto. Un affitto costato circa 18.000 euro, bazzecole per chi ne ha spesi 400.000 solo per allestire la cameretta della prima figlia. 
I due, stilosissimi, rappano per le sale del museo parigino, tra la Nike di Samotracia e la Gioconda di Leonardo da Vinci, luogo perfetto per dire che tutto il bello va in mostra, ma il sottotesto è altrettanto chiaro per i coniugi che da tempo difendono la causa afroamericana, stavolta invadendo di scultorei corpi neri gli spazi dedicati soprattutto all’arte realizzata dai bianchi. Ad oggi il video ha 53 milioni di visualizzazioni su YouTube. Non è sfuggito a Madonna, che si è vista superare in popolarità e successi dalla venere nera di Houston, e ha subito postato il suo fotomontaggio sui social: i Carter di spalle mentre ammirano, invece che opere d’arte, i suoi dischi appesi al muro e la didascalia «Stanno imparando dalla Maestra». Di sicuro la coppia ha imparato l’arte di capitalizzare dalla propria magnifica immagine. Ogni mossa è un affare. Oltre al tour, hanno appena pubblicato il libro fotografico On The Run II, immagini casalinghe e senza filtri dove si immortalano seminudi a letto, e nel live hanno mostrato in anteprima, a un anno dalla nascita, la foto dei gemellini Rumi e Sir, nonché video domestici di cui è spesso protagonista la figlia maggiore Blue Ivy. E ben prima, Beyoncé si era esibita orgogliosamente con il pancione ai Grammy e postato la sua foto inginocchiata, velata e in gravidanza, battendo ogni record di like su Instagram. Non è tutto spettacolo. 
HOLLYWOOD POP Ci sono le canzoni, la capacità di stare in scena per due ore e mezza hollywoodiane in cui confessano, conversano, cercano l’equilibrio. Il nome di lui viene prima nell’annuncio (Jay-Z e Beyoncé in tour), ma è lei che si mangia il palco. La scaletta è divisa fra successi del marito e della moglie, partecipano a coreografie in stile militare, fanno passerelle sospese, cambiano continuamente abiti, sempre griffatissimi: lei in body, stivaloni e mascherine, lui in completo bianco, con il bomber e le scarpe da ginnastica, o con il giubbotto antiproiettile in 99 Problems. Nel mezzo, la loro fiaba mediatica lunga 15 anni, iniziata nel 2003 con la prima devota collaborazione in 03 Bonnie and Clyde, dove si presentavano come il Gangster e la Queen, poi il primo tour insieme On the Run nel 2014, quasi totalmente statunitense, gli intermezzi turbolenti e ora il lieto fine che combina tutto: melodie e ritmi killer, movimenti gluteali, album di famiglia. Non è un caso che il pubblico sognante vada in visibilio su Crazy in Love, LoveHappy e sui duetti. Lo canta anche il rapper in Family Feud: «Cosa c’è di meglio di un miliardario? Due miliardari». Per di più innamorati.