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 2018  maggio 15 Martedì calendario

Rubata una delle 4 Alfa Romeo 6C 2500 Cabriolet Touring del 1942 esistenti

Ne esistono solo 4 esemplari in tutto il mondo. Per questo ha destato clamore il furto, a Brescia nella notte tra sabato e domenica, della meravigliosa Alfa Romeo 6C 2500 Cabriolet Touring del 1942 appartenente a una famiglia olandese di appassionati, scesi in Italia per partecipare alla Mille Miglia che partirà domani dalla Leonessa. L’auto era in un rimorchio bianco nelle vicinanze dell’Hotel Noce a Brescia. Potrebbe trattarsi di un furto su commissione, dato che il valore stimato della vettura ha toccato i 700.000 euro in asta, anche se la famiglia ritiene che possa valere «fino al doppio». L’esemplare rubato è color crema e reca la targa AH 2539. Il proprietario, Jeroen Branderhorst, 34 anni, ha lanciato su Facebook un appello ai suoi «amici italiani» per ritrovare la vettura, che ha per la famiglia anche un enorme valore affettivo.
Jeroen, cosa significa quell’Alfa Romeo per voi?
«Quella macchina ha una storia incredibile: fu prodotta nel 1942 per un industriale svedese poi fornitore di Ikea, ma a causa della guerra rimase nascosta da qualche parte e raggiunse Stoccolma solo nel 1946. Lì venne usata per le corse sul ghiaccio e per il Gran Premio di Stoccolma».
Quando è diventata vostra?
«L’ha comprata mio padre in Belgio nel 1999. Lui è stato un produttore di carne di pollo per supermercati. E anche io sono nel settore».
La passione per le Alfa?
«La nostra è una grande passione per le Alfa Romeo e l’Italia, condivisa da mia madre Nanette, che corre con mio padre. E dalle mie sorelle. Tutti quanti corriamo sulle auto d’epoca e già l’anno scorso abbiamo fatto la Mille Miglia».
Un amore tutto italiano...
«Sì, abbiamo trascorso molte vacanze sul lago di Como, in Liguria, in Toscana. Amiamo l’Italia. E abbiamo guidato l’Alfa Romeo rubata fino in Italia per ben cinque volte, dal 2000 a oggi».
Com’è avvenuto il furto?
«Nella notte tra sabato e domenica la vettura rubata era in un trailer marca Brian James, che a sua volta era collegato a una bisarca che trasportava altre Alfa Romeo di nostra proprietà. Vicino c’era una nostra Mercedes, cui è stato spaccato il finestrino e che è stata spostata. A quel punto il trailer è stato staccato e portato via».
Una macchina così rara non si vende facilmente, che idea si è fatto?
«È successo che vetture molto rare rubate siano riapparse molti anni dopo in Russia. Se è stato un furto su commissione, deve trattarsi di un collezionista che non la vuole far circolare su circuiti europei. Sono state avvertire tutte le polizie europee».
E se venisse smembrata?
«Difficile: abbiamo già avvertito il Registro Alfa Romeo, se i pezzi fossero venduti sarebbero segnalati. Anche cambiare numeri di matricola di telaio e motore non è facile. Poi sullo chassis è stampigliato “Touringa”, perché Mussolini non voleva la parola inglese Touring».
Siete assicurati?
«Sì, per fortuna lo siamo. La macchina ha un grande valore perché ce ne sono solo quattro in tutto il mondo: una negli Stati Uniti, due in Italia e la nostra. In passato una macchina simile è stata battuta a un’asta a 700.000 euro, ma ormai può valere anche il doppio».
Correrete lo stesso la Mille Miglia domani?
«Certo, io e mia sorella Susanne correremo con una 1100, i nostri genitori con un’Alfa simile a quella rubata. ma non cabrio».
Dareste una ricompensa a chi vi aiuta a trovare l’Alfa?
«Certamente, lo faremmo con piacere».