Corriere della Sera, 15 aprile 2018
La «Quinta colonna» di Del Debbio guarda al Nord e agli over 65
In soccorso del «compagno» Paolo Del Debbio è arrivato anche il «candidato premier» dei 5 Stelle Luigi di Maio, che – a fronte della chiusura anticipata di «Quinta colonna», su Rete4, il prossimo 26 aprile – ha espresso solidarietà al conduttore di Rete4. Troppo «populista» Del Debbio, e con lui Maurizio Belpietro («Dalla vostra porta» ha già chiuso i battenti) e Mario Giordano (alla guida di «Stasera Italia», oltre che del Tg4), insomma i volti di punta dell’informazione Mediaset?
Ragioni industriali o insoddisfazione politica? Se dovessimo giudicare solo dal punto di vista del prodotto e secondo logiche televisive, va detto che «Quinta Colonna» di Paolo Del Debbio non è mai andato così bene come negli ultimi tempi. In particolare, da marzo – dopo le elezioni – il programma del giovedì sera raccoglie quasi un milione di spettatori, per una share del 5%, scontrandosi fra l’altro coll’altro talk del prime time, «Piazzapulita» di Corrado Formigli su La7, anch’esso in ottima salute.
Rispetto alla stagione, infatti, «Quinta colonna» è cresciuto di poco meno di un punto di share, circa 600 mila spettatori medi. Il pubblico di Del Debbio ha probabilmente propensioni elettorali molto chiare: è fatto di uomini e donne in grande maggioranza con età superiore ai 65 anni (qui la share sale quasi al 9%), livelli di istruzione medio-bassi, e una presenza forte al Nord. Un pubblico fotocopia di quello quotidiano della (ormai ex) rubrica «Dalla vostra parte». Insomma un’audience che pare piuttosto contigua in particolare all’elettorato leghista, che è andato via via radicalizzandosi negli anni. Silvio Berlusconi pare dunque amleticamente incerto fra la difesa del partito e delle aziende: il vero dramma avviene quando le due cose paiono portarlo in direzioni diverse, se non opposte…
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel.