Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  aprile 15 Domenica calendario

Maria, l’atleta matematica: «Mi rilasso con il cubo di Rubik»

Roma Maria si rilassa con il cubo di Rubik. Giorgia alterna il Go («ma alla fine vinco sempre io») al cucito. Sabrina suona il clarinetto, gioca a sudoku, ma la sua passione è la geometria. Come per Maria Chiara, «rigorosamente sintentica però!», che pattina anche sul ghiaccio. E poi Linda, che a 12 anni un pomeriggio per gioco si mette a studiare da sola i numeri complessi e da allora «non ho più smesso di divertirmi». Sono le 5 italiane campionesse olimpiche della matematica organizzate dal ministero dell’Istruzione che ieri a Firenze, alla finale europea dell’Egmo – l’ European Girls’ Mathematical Olympiad, l’Olimpiade riservata solo alle studentesse delle scuole superiori di tutta Europa per promuovere le materie scientifiche anche tra le ragazze – hanno portato a casa 4 medaglie di bronzo e una menzione d’onore. «Un grande orgoglio – dice la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli —: non c’è niente che una ragazza non possa fare se studia e si impegna, siano un esempio per tutte».
Le russe hanno ottenuto i punteggi più alti e guidano la classifica del numero di ori conquistati: 4. Sono seguite dalle inglesi che hanno avuto solo un oro come le polacche. Due ori invece per le romene e per le studentesse Usa. Perché questa settima edizione delle Olimpiadi ha visto partecipare anche nazioni extra Ue, come gli Usa, il Messico (4 argenti), la Mongolia (3 bronzi), la Bielorussia (3 argenti). Due argenti e due bronzi per le francesi e solo un bronzo per le tedesche. E così le italiane mostrano felici le loro medaglie. Difficile? «Beh sì, ma me lo aspettavo, le altre studentesse erano molto preparate», risponde Giorgia, IV liceo scientifico Marconi a Carrara. Confessa: «Però nella medaglia ci speravo». Figlia di prof di matematica, ama l’algebra e già pensa alla matematica all’università. Da piccola con la mamma girava per laboratori e mostre scientifiche e un giorno ha calcolato gli anagrammi di supercalifragilistichespiralidoso, «ma credo di aver sbagliato qualche conto». Sa che in Italia ancora poche scelgono la matematica: «Credo il problema sia come te la insegnano, solo un insieme di regole da imparare a memoria, invece è un insieme di concetti da applicare alla vita di tutti i giorni: così andrebbe studiata».