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 2018  marzo 20 Martedì calendario

Maria by Callas, i segreti della Divina tra crociere galeotte e filmati inediti

Maria Callas come non l’avete mai vista. Appassionata, fragile, innamorata, disperata, sempre assoluta come le eroine della lirica da lei portate in scena. E perennemente combattuta tra il proprio ruolo pubblico e i sentimenti di donna condannata dal destino ad essere un mito, protagonista di successi e tragedie prima di morire a Parigi nel 1977 a soli 53 anni. Stroncata dalla solitudine, dai rimpianti, dal dolore di aver perso il grande amore Aristotele Onassis che aveva sposato Jackie Kennedy.
«Ho vissuto in simbiosi con Maria per cinque anni andando alla ricerca in tutto il mondo di interviste, filmati, lettere, testimonianze e documenti in grado di raccontare il personaggio al di là dell’iconografia ufficiale e soprattutto con le sue stesse parole», spiega a Parigi il regista Tom Volf, francese trapiantato a New York, 32 anni e l’aria da studente liceale. Sorprendente il risultato delle sue ricerche: è il magnifico documentario Maria by Callas, presentato in anteprima alla Festa di Roma e atteso nelle sale ad aprile con la distribuzione Lucky Red.
Si tratta di un ritratto sincero, inaspettato e umanissimo della più grande cantante lirica di tutti i tempi, greca di nascita ma di fama internazionale, che si racconta in prima persona: Volf ha scovato rarissime interviste, come quella del 1970 che apre il film («Avrei voluto una famiglia e dei dei figli, invece sono diventata la Callas...»), immagini poco viste delle sue esibizioni, filmini inediti in superotto che ritraggono la cantante nei suoi momenti più intimi. 
LO SCOOP
Ed è un autentico scoop la crociera galeotta che nel 1957 fece sbocciare la passione tra la Divina e Onassis: lei, sorridente, è a bordo dello yacht dell’armatore greco insieme con il marito Giovanni Battista Meneghini che avrebbe lasciato per vivere con il conterraneo l’amore più grande e disperato della sua vita.
«Non sono mai stato un melomane», spiega Volf, «ma ho deciso di raccontare la Callas dopo aver assistito, quasi per caso, ad un’opera al Metropolitan di New York. Tornato a casa, ho voluto ascoltare le incisioni delle più grandi voci della lirica e, arrivato a Maria, sono stato assalito dal desiderio di raccontare da una prospettiva inedita la sua storia». Una storia in cui la donna e l’artista idolatrata in tutto il mondo (si vedono i fan che dormono all’addiaccio prima dei suoi concerti, i paparazzi scatenati, le folle assiepate al suo passaggio) cercò senza sosta di «fare pace» con la donna che reclamava amore, silenzio, privacy. «È stata proprio la ricerca incessante di un punto di equilibrio tra il lavoro e la dimensione privata a caratterizzare la battaglia della Callas per la vita», afferma il giovane regista.
La voce di Fanny Ardant, che ha interpretato il soprano sia in teatro sia nel film di Zeffirelli Callas Forever, fa da collante alle immagini. 
«Magnifiche entrambe le interpretazioni, ma nessuna fiction può competere con la realtà raccontata dalla stessa protagonista», osserva Volf, che ha parole di ringraziamento per il regista toscano 95enne: «Zeffirelli, amico personale di Maria, mi ha accolto in casa sua, raccontato tanti aneddoti, aiutandomi moltissimo». Si prospetta un nuovo biopic in cui la Divina sarà interpretata da Noomi Rapace. «Posso capirlo, la personalità fuori dal comune di Maria può insegnarci ancora tante cose: la ricerca della perfezione, la sincerità assoluta e dolorosa dei sentimenti».