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 2018  marzo 20 Martedì calendario

Coppa, medaglia e social: Sofia Goggia lanciata verso il milione

Mai nessuna come lei. Sofia Goggia è la prima sciatrice italiana di successo nell’epoca dei Millennials e per questo motivo, a livello commerciale e di popolarità, promette di staccare velocemente le altre campionesse azzurre del circo bianco del recente passato, come Isolde Kostner, Denise Karbon o Deborah Compagnoni. Merito dei social network. Con 170mila follower su Instagram, 116mila su Facebook e 17.900 su Twitter, Goggia (anzi, «la Goggia», come lei stessa spesso si definisce) potrebbe, secondo il parere degli addetti ai lavori, diventare in futuro una testimonial potenziale da un milione di euro. Tutto dipende dalle mosse che faranno i grandi marchi per metterla sotto contratto e dalle scelte che farà quest’anno la stessa sciatrice per capitalizzare la popolarità accumulata nello spazio degli ultimi mesi, cercando il giusto equilibrio tra la preparazione atletica e l’esposizione mediatica.
Già oggi, con l’oro olimpico e la vittoria nella coppa di specialità, l’atleta – da quando ha diciotto anni fa parte del corpo della Guardia di Finanza – ha decuplicato il suo valore dell’anno scorso, arrivando alla soglia dei 500mila euro. La sola medaglia d’oro vinta nella discesa libera dei giochi di Pyeongchang vale 150mila euro. A questa vanno aggiunti i premi per 261mila franchi svizzeri (al cambio si tratta di circa 220mila euro) maturati in questa stagione, al quarto posto assoluto della classifica che vede svettare Mikaela Shiffrin.
Ci sono poi i contratti e le sponsorizzazioni che, con tutta probabilità, saranno la variabile più sensibile nei prossimi mesi. Non è passato molto tempo da quando la ragazza di Bergamo Alta portava sul casco il logo dell’agriturismo Ferdy, in Val Brembana: «Mi ha accompagnato in momenti belli ma anche in momenti difficili, non mi scorderò mai che è stato il primo a credere veramente in me» ha commentato Goggia in passato. Oggi questa immagine sembra lontana anni luce e gli approcci dei grandi brand con l’atleta sono solo all’inizio. Dopo un sodalizio con Widiba, dalla fine dell’anno scorso il main sponsor sul casco della discesista è Falconeri, il marchio trentino del cashmere (è sponsor Fisi) per il quale Goggia sarà ambassador per un triennio.
Un capitolo a parte sono invece le sponsorizzazioni tecniche: Goggia usa sci Atomic da sempre, mentre ha rinnovato recentemente, per un altro triennio, la collaborazione con Dainese, che le fornisce casco, paraschiena, guanti, maschera da sci e airbag di protezione.
Sono però i brand, e le «stories» pubblicate su Instagram, che ora dovrebbero permettere a Sofia Goggia, che nell’opinione di molti osservatori ha già ampiamente dimostrato di avere ottime capacità comunicative, di potere fare il salto, incontrando il grande pubblico e canali di comunicazione di massa.
Scorrendo la pagina Instagram Iamsofiagoggia, negli ultimi tempi la si è vista mordere tavolette di cioccolato Pernigotti (l’accordo di sponsorizzazione era in team con altri giovani atleti italiani, tra cui Arianna Fontana), ma anche un telefonino Samsung (la campagna #DoWhatYouCant ha visto come come protagonisti alle ultime Olimpiadi, oltre a Sofia Goggia, anche Christof Innerhofer, la biatleta Dorothea Wierer e lo snowboarder Omar Visintin), oltre che imbracciare borse Enervit, posare con lattine di Redbull, caricare il bagagliaio di una Audi, sponsor della Coppa del mondo di sci, che l’anno scorso le ha dedicato un’intera pagina di giornale in occasione della doppia vittoria in Corea del Sud. Il potenziale, commerciale e d’immagine, c’è. La brava atleta bergamasca non dimentica però di prestare il suo volto anche a iniziative di beneficenza: a novembre dell’anno scorso è stata testimonial della campagna dell’Airc, l’associazione per la ricerca contro il cancro.